NAPOLI-JUVENTUS

Conte: “Juve forte e ancora imbattuta. Noi a +13? L’anno scorso erano -20…”

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Conte presenta Napoli-Juventus in conferenza stampa: le dichiarazioni del tecnico azzurro verso il big match del Maradona
Enrico Pecci
Enrico Pecci Redattore 

Cresce l'attesa per Napoli-Juventus, il big match del Maradona in programma sabato alle ore 19.00. La squadra di Antonio Conte si presenta alla sfida da capolista e con un vantaggio di ben 13 punti sui bianconeri. A due giorni dalla super sfida del campionato di Serie A 2024-2025, il tecnico della squadra partenopea ha presentato il match in conferenza stampa: "Serve fare il percorso, serve continuare a farlo. Non possiamo pensare di essere già alla fine, significherebbe non dare valore al nostro lavoro. Aspettiamo e continuiamo, ci auguriamo che il percorso sia il più lungo possibile".

Napoli-Juventus, Conte: "A Torino grande esperienza, qui con grande passione"

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Il grande ex bianconero ha parlato così del suo passato: "A dire il vero alla Juve sono arrivato al 1991… da giocatore. Da allenatore sono 14 anni, sì, ma non mi togliete la giovinezza (ride, ndr). Alla Juve ho trascorso 16 anni della mia vita, gran parte della mia vita calcistica: per me è stata una grande esperienza e un grande insegnamento. Sono migliore o peggiore? Cerco sempre di essere migliore, non solo rispetto alla Juve ma anche a 24 ore fa. Abbiamo il dovere di cercare sempre di migliorarsi quotidianamente. È uno stimolo. Mi sento sicuramente più completo, ho 55 anni, ho avuto esperienze importanti, sia all'estero che da Commissario Tecnico, nel percorso immagazzini sempre qualcosa. Devi sempre continuare a studiare ed evolverti se vuoi rimanere in scia, sia dal punto di vista psicologico che umano. Mai sentirsi appagati ma cercare sempre l'eccellenza, ed è la grande passione che ho che mi porta a farlo, pur bruciando tantissime energie fisiche e nervose".

"Cosa manca nel nostro percorso? Delle cose, ma non voglio entrare nei dettagli. Non possiamo svegliarci e dire di colpo "oggi siamo pronti a vincere" - ha affermato Conte - Detto ciò, continuiamo a lavorare cercando di tirare fuori il meglio da noi stessi. So per certo che abbiamo bisogno di altri step, di tempo e pazienza.

Sul grande gap in classifica nei confronti della squadra di Thiago Motta: "Partiamo dal fatto che la Juve è imbattuta, quindi tutti questi demeriti non ci sono. Chiaro, alcuni pareggi potevano essere vittorie, quindi si è creato questo distacco; ma non dimentichiamo che lo scorso anno siamo arrivati a circa 20 punti da loro, di queste cose ce ne dimentichiamo".

Conte ha poi commentato il suo intervento davanti ai tifosi al rientro a Napolidopo la vittoria sull'Atalanta: "Mettiamo i puntini sulle i, io non ho preso il megafono… Io ero dentro il pullman e megafono mi è stato passato, chiedendomi di dire due parole. Ho pensato che, al giorno d'oggi, dire un grazie sia difficile, e io non potevo non ringraziare i nostri tifosi. Se non avessi detto qualcosa al megafono forse saremmo ancora lì… (ride, ndr). Sono sicuramente emozioni che resteranno per sempre, e mi sono sentito in dovere di ringraziarli".

Antonio Conte

Napoli, Conte: "Juve imbattuta? Prima o poi deve perdere..."

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Napoli-Juve partita speciale anche per i tifosi? Conte risponde così: "Ho percepito che non erano normali neppure quelle con Atalanta, Verona e Roma, se è per questo. Non dico che dobbiamo lottare contro tutti ma, per tanti motivi, non c'è mai una partita normale. Lo dico sempre: noi dobbiamo considerare una grande partita ogni singola partita. Sappiamo che match come quelli con la Juve sono ad alto indice di difficoltà. Loro sono un osso duro".

E sull'imbattibilità della Juventus in campionato: "No, prima o poi devi perdere. La sconfitta fa parte della vita. La Juve è sicuramente una squadra quadrata, con giocatori forti. Fanno la Champions League, hanno fatto un ottimo mercato, parliamo di un top club per cui avere sempre un grandissimo rispetto, come verso Milan e Inter. Se giochi in quelle tre non puoi nasconderti, hai un solo obiettivo: vincere".

Conte si è poi soffermato sul mercato e sul post Kvara: "Ogni finestra di mercato ti può migliorare e, se non sarà adesso, sarà a giugno. Vogliamo tornare in Europa. Le finestre di mercato non sono solo per il presente, ma anche per il futuro, significa mettere delle basi. Basta pensare il mercato di due anni fa, dove sono stati spesi cento milioni e, alla fine, tutti sono andati via in prestito: è importante spendere soldi e, ancor di più, spenderli bene".

"Ripeto, ogni sessione è un'opportunità. Se ce ne saranno è giusto che il club lo decida. - ha proseguito l'allenatore - Io sono venuto al Napoli per aiutare in un momento di difficoltà, bisogna essere sempre costruttivi. Oggi abbiamo un gruppo di cui sono contentissimo, so che con loro posso andare in guerra; se arriverà qualcuno ben venga, altrimenti ce ne faremo una ragione: lavoriamo, stiamo zitti e pedaliamo. Ma è un dato di fatto che, in futuro, questa rosa andrà sicuramente rinforzata in maniera importante; se riusciremo ad entrare in Europa ad oggi siamo pochi…".

In conclusione, il tecnico del Napoli ha parlato anche delle condizioni di Buongiorno: "Ha iniziato questa settimana a lavorare in gruppo. Ha perso un bel po' di massa muscolare, stiamo cercando di rimetterlo in pista. In certe situazioni è importante il feedback col calciatore, non mi piace forzarli al rientro. Anche io ho avuto tanti infortuni in carriera e so che va auto-gestito a livello mentale. Non so quando tornerà, è tutto molto soggettivo". Il Napoli di Antonio Conte non vuole fermarsi.

 

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