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Questa mattina, presso la sala stampa del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”, Romano Floriani Mussolini ha parlato per la prima volta da nuovo giocatore della Cremonese, davanti ai giornalisti. A introdurre la conferenza è stato il direttore sportivo Simone Giacchetta, che ha elogiato le qualità umane e tecniche del giovane terzino.
“Romano è un giovane calciatore che conosciamo bene e non ha bisogno di ulteriori presentazioni, abbiamo riconosciuto le sue capacità dai tempi della Primavera della Lazio fino alla scorsa stagione con la Juve Stabia. Ritengo si tratti di un calciatore dalle prospettive importanti, ciò che mi ha colpito in questi giorni è la sua persona: parliamo di un ragazzo con valori importanti, educato e con il giusto atteggiamento nei confronti di un ambiente nuovo e di una categoria nuova. Sono certo che con questi valori potrà fare una carriera di alto livello”.
Romano Floriani Mussolini si è detto entusiasta della scelta fatta e ha raccontato le prime impressioni avute nel nuovo ambiente.
“Penso che la Cremonese rappresenti l’occasione giusta per me, per tanti fattori: la scorsa stagione l’ho affrontata da avversario in campionato e ai playoff e mi sono rimasti impressi sia il tifo coinvolgente che lo stadio, che trovo molto bello. Sono tutte cose che hanno inciso sulla mia scelta di venire qui, dove in più ho trovato un centro sportivo importante e un’organizzazione che mi ha colpito in positivo. La trattativa è stata molto veloce perché ero convinto sin dall’inizio e ritenevo fondamentale poter lavorare già a partire dal raduno: ho già legato molto con i miei compagni e il mister mi ha fatto un’ottima impressione, sta già cercando di trasmetterci i suoi principi in entrambe le fasi”.
Il difensore ha parlato anche degli obiettivi stagionali, personali e di squadra, sottolineando la sua duttilità in campo e la voglia di crescere.
“Sappiamo che sarà un anno intenso, in cui affronteremo tante gare difficili, ma sono convinto che la Cremonese porterà tanti tifosi allo stadio: sarà nostro compito guadagnare il loro sostegno nel corso della stagione. A livello personale spero di fare un’esperienza importante, migliorando nelle letture di gioco e in entrambe le fasi. Come ruolo direi che posso agire in qualsiasi posizione sulla fascia, perché con la Lazio ho fatto il terzino mentre a Castellammare agivo più da esterno di centrocampo e con mister Zeman a Pescara mi alzavo molto, quasi da attaccante”.
Infine, Floriani Mussolini ha parlato dell’importanza dell’umiltà, della voglia di apprendere e anche della sua vita fuori dal campo.
“Credo che per affrontare questa avventura serva prima di tutto umiltà, perché adattarsi all’ambiente e alla società è fondamentale. E poi lavorare tanto, sbagliare e imparare cercando di rubare con gli occhi tutto il possibile dai giocatori più esperti di me, aggiungendo un tassello in più giorno dopo giorno. Nel tempo libero mi dedico allo studio di scienze dell’amministrazione dello sport e del calcio e non vedo l’ora di scoprire la città facendo delle passeggiate con la mia ragazza e il mio cane. Le discussioni riguardanti il mio cognome? Io sono qui solo per esprimermi in campo, nient’altro. Voglio metterlo subito in chiaro”.
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