La Fiorentina è alla ricerca di un attaccante. La qualificazione alla Conference League ottenuta all'ultima giornata di campionato sta spingendo la società viola a rinforzare il reparto offensivo, in modo da fare rifiatare Moise Kean. Tra i tanti profili presi in considerazione nelle ultime ore è apparso quello di Edin Dzeko. Il bosniaco ex Roma e Inter ha da poco concluso la sua esperienza al Fenerbahçe e nonostante l'età, 39 anni compiuti a marzo, si sente ancora pronto per una nuova sfida. La mossa di mercato della squadra di Rocco Commisso ha lasciato molto perplesso Silvio Baldini, allenatore del Pescara.
Calciomercato
Fiorentina su Dzeko, Baldini boccia il bosniaco: “Perché uno di 39 anni?”


Fiorentina, occhi su Dzeko ma Baldini snobba l'attaccante: "Sarebbe solo per interesse personale"
—Edin Dzeko è entrato nella lista della Fiorentina. L'attaccante lascerà il Fenerbahce a fine giugno per scadenza di contratto, ma non ha alcuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. Alla squadra di Rocco Commisso serve qualcuno che possa dare fiato a Moise Kean dato che i viola la prossima stagione sarà impegnata su tre fronti: campionato, Coppa Italia e Conference League.

L'ex Roma e Inter sarebbe un buon profilo per il reparto offensivo dei Gigliati e i suoi numeri durante gli anni in Turchia sono molto promettenti: 46 reti in 99 presenze. Non abbastanza, però, da convincere Silvio Baldini, allenatore del Pescara e fresco di promozione in Serie B. Durante la conferenza stampa ai microfoni di Lady Radio, il tecnico nativo di Massa ha rilasciato alcune dichiarazione sull'attaccante: "Se prendi uno di 39 anni chi lo muove? il procuratore ma è solo per interesse personale, cosa c'entra l'aspetto tecnico a 39 anni, ma prendine uno di 20".
Parole che non inducono fiducia nei confronti del bosniaco, nonostante la sua carriera di tutto rispetto. Per il tecnico dei Delfini, infatti, si dovrebbe dare maggiore fiducia ai giovani in modo da farli crescere per il futuro del calcio italiano e anche in ottica Nazionale. Fiducia che negli ultimi anni è venuta meno: "I giocatori giovani forti ci sono ma gli devi dare la possibilità, oggi purtroppo non li alleni - ha continuato - oggi non c'è un riconoscimento del lavoro e della qualità a prescindere del risultato che di solito viene messo davanti a tutto. Ma ci deve credere per prima la società, non solo l'allenatore, deve essere convinta che un giovane è una risorsa importante dal punto di vista economico e tecnico".
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202505/f9a435fe2e68319df30ac4aa63a52bc4.jpg)