L'intervista!

ESCLUSIVA Benarrivo sulla Nazionale: “Il sistema deve cambiare completamente”

Benarrivo Nazionale
Le dichiarazioni del due volte campione di Coppa UEFA con la maglia del Parma: ecco cosa ha detto ai microfoni di DerbyDerbyDerby
Samuele Amato
Samuele Amato Redattore 

Un difensore che coniugava affidabilità e grande tecnica, velocità e resistenza e che con la maglia del Parma si è tolto grandi soddisfazioni. Si tratta di Antonio Benarrivo, vicecampione del mondo in USA '94 con la Nazionale italiana. A margine del Festival della Serie A, l'ex-terzino di Padova e Parma è intervenuto ai microfoni di DerbyDerbyDerby. Ecco cosa ha detto Benarrivo sulla situazione degli Azzurri, nell'intervista esclusiva dell'inviato Michele Bellame.

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Benarrivo sulla Nazionale e il settore giovanile

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Ore calde per il calcio italiano e soprattutto per la Nazionale. Dopo la sconfitta per 3 a 0 contro la Norvegia, è arrivata anche l'ufficialità che Luciano Spalletti non sarà più il commissario tecnico degli Azzurri. Una situazione che mette l'Italia in una condizione abbastanza scomoda, soprattutto in ottica qualificazioni al prossimo Mondiale.

La disfatta di Oslo ha chiaramente avviato una fase di riflessione su tutti i fronti, anche per chi ha vissuto questo sport e la maglia azzurra in prima persona. Antonio Benarrivo, ai microfoni di DerbyDerbyDerby, ha espresso il suo punto di vista: "Il sistema deve cambiare completamente perché noi oggi ci troviamo con 20 giocatori della Nazionale di cui qualcuno, purtroppo, gioca in panchina nel proprio club".

Ma per il due volte campione di coppa UEFA con il Parma (1994-95 e 1998-99), il problema che attanaglia il calcio del Belpaese parte dai settori giovanili. "Noi diamo il patentino a chiunque. Quello di terza, dove tu puoi dare i primi calci al pallone, lo dai a tutti. Questo deve finire, purtroppo. Il patentino dell'allenatore deve essere una cosa seria e non un business per le federazioni. Serve un curriculum anche per un patentino di terza, perché chi lo prende è quello che andrà ad allenare i settori giovanili, ovvero il futuro. Però devi darlo a gente che capisce di calcio", dichiara Benarrivo.

Il retroscena su Sacchi

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L'intervista all'ex-terzino del Parma, con cui ha giocato 362 partite, continua. Antonio Benarrivo parla anche del problema di forma del calcio nostrano: "Oggi secondo me pensiamo molto al tatticismo e meno alla tecnica individuale". In merito a questa sua dichiarazione, parla di un retroscena sul Mondiale di USA '94, quando si laureò vice-campione del mondo con la Nazionale Italiana. Un retroscena che riguarda il c.t. di allora, Arrigo Sacchi.

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"Non mi vergogno di dire che Sacchi, al Mondiale, metteva un cartello fuori dallo spogliatoio", racconta Benarrivo e spiega cosa c'era scritto: "Ancelotti e Carmignani sono a disposizione vostra se volete fare un po' di tecnica individuale. Noi ci stavamo giocando un Mondiale, ma si capisce l'importanza di avere un rapporto e dare del tu al palla".