derbyderbyderby calcio italiano Juventus, Spalletti si presenta: “Le mie mire sono alte, zona Champions e corsa scudetto”

La presentazione

Juventus, Spalletti si presenta: “Le mie mire sono alte, zona Champions e corsa scudetto”

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In conferenza stampa l'allenatore toscano ha parlato del rapporto che ha con Napoli e con la squadra, degli obiettivi che ha per la nuova squadra entusiasmando subito i tifosi.
Federico Iezzi
Federico Iezzi Collaboratore 

Luciano Spalletti ha firmato con la Juventus. L'ex allenatore di Napoli e Roma ha firmato per otto mesi con i bianconeri. Oggi il club ha presentato il nuovo tecnico in conferenza stampa, non nascondendo obiettivi e sogni: "Questa squadra ha grandi potenzialità. Le mire sono alte: bisogna tentare di tornare in Champions", ha subito tuonato.

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Spalletti alla Juventus: "L'obiettivo? Tornare in alto"

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Spalletti ci ha subito tenuto a rimarcare perché ha scelto di allenare questa squadra: vuole portare il club ad alti livelli, convinto del valore della Juventus: "Questa squadra, nonostante i momenti difficili che ha passato, ha grandi potenzialità". Secondo lui, inoltre, è possibile rientrare nel giro dello Scudetto: "Si lo spero, perché no? Anzi è quello di cui si parlava con i giocatori nello spogliatoio. Alla fine si sono giocate nove partite e ne mancano 29".

Alla Juventus dopo il Napoli? Per Spalletti nessun problema

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La domanda  sul fatto di essere andato alla Juventus dopo lo scudetto vinto con il Napoli nel 2023 era inevitabile. Come inevitabili erano le critiche, le polemiche a riguardo. Spalletti ha risposto parlando del rapporto stretto e particolare che ha con Napoli e la squadra: "Ho lasciato qualcosa in tutte le città dove ho allenato. A Napoli è venuta fuori una cosa superiore per la bellezza del calcio che abbiamo fatto e per lo scudetto bellissimo e importante. Ho instaurato un rapporto con quella gente particolare per cui rimarrà così, rimarrà tutto intatto da parte mia". Poi è stato chiaro, la sua è una scelta di lavoro, professionale: "Non posso mica smettere di fare l’allenatore perché sono stato un anno al Napoli?!"

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Le questioni tecniche

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Poi sono arrivate le domande tecniche. A volte anche un poco filosofiche: gli è stato infatti chiesto se, da cultore del calcio estetico, ritiene di poter avere difficoltà date dal DNA del club bianconero: "No, perché in campo diventa fondamentale vincere la partita: a volte si vince per la fortuna di un rimpallo o una deviazione ma diventa fondamentale vincere. Poi, visto che il calcio è anche uno spettacolo, si cerca di fare un buon prodotto, che sia di qualità per chi lo vede". Per quanto riguarda lo schema che sceglierà il neo allenatore della Vecchia Signora ha detto che potrebbe sia continuare con la formazione di ora, sia cambiare: "Può darsi che si dia continuità a quello che ho trovato. Chiaro che ci sono anche dei calciatori che preferirebbero giocare in caselle un po’ differenti: in entrambi i casi bisogna che si crei un po’ di disponibilità. Ma vorrebbe dire che si andrà a fare qualcosa di diverso con la difesa a 4 anziché a 3", conclude.