Baroni e Ranieri

La gavetta di Baroni e l’esperienza di Sir Claudio: anche questa è Lazio-Roma

Michele Bellame Redattore 
Lazio-Roma, il derby della capitale, coinvolge due allenatori di grandi capacità ma dalle esperienze diverse: Baroni e Ranieri a confronto, in quella che sarà una partita decisiva per il finale di stagione di entrambe le squadre, che puntano...
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Domenica ci sarà il derby fra Lazio e Roma, il derby della capitale che parla europeo per entrambe le contendenti. Il match sarà valido per la trentaduesima giornata di campionato. Sulle due panchine ci sono due allenatori capaci e dalle esperienze diametralmente diverse. Ranieri, di circa vent'anni più esperto, ha girato l'Europa dopo essersi affermato in serie A; Baroni, invece, è alla prima panchina in una grande del campionato italiano. Nella stagione 1991/1992, Ranieri allenava il Napoli, tra le cui file annoverava proprio Marco Baroni.

Come arrivano al derby le due squadre della capitale

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La Lazioviene da un'eccezionale vittoria a Bergamo contro l'Atalanta in crisi, alla terza sconfitta di seguito. I biancocelesti sono ancora in orbita per lottare verso la Champions League: distano appena un punto dal quarto posto occupato dal Bologna, che stasera ospiterà il Napoli. Sull'altra sponda del Tevere, c'è la Roma, che viene da una striscia positiva di risultati dal 9 febbraio. Dalla trasferta a Venezia, fino alla partita di ieri contro la Juventus. Due mesi senza conoscere sconfitta in campionato. Solo uno stop, in questo periodo, contro l'Atletico Bilbao al San Mames il 13 marzo.

Lazio-Roma, derby fra panchine: Sir Claudio, la rinascita della Roma

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Gran merito del momento positivo dei giallorossi va dato al suo allenatore. Claudio Ranieri, da quando s'è seduto sulla panchina della Roma, ha quadrato la squadra ed ha ridato fiducia ai suoi. La stagione dei capitolini non è affatto partita bene, cambiando due allenatori in pochi mesi. L'arrivo di Ranieri, nonostante l'esordio storto al Maradona, ha indubbiamente migliorato la situazione.

Equilibrio ed esperienza dalla sua, Ranieri punta ad un posizionamento Uefa, dopo l'eliminazione sia in Coppa Italia, sia ed Europa League. A Roma ed ai romanisti non manca fiducia verso il proprio allenatore, che è ritornato a sedersi in panchina dopo aver annunciato il ritiro dopo la salvezza del Cagliari nella scorsa stagione. Quando il cuore chiama non puoi non rispondere, e Ranieri, per la Roma, c'è sempre stato. Che sia da inizio campionato, o come traghettatore, Sir Claudio ha sempre risposto alle proprie origini ed alla propria squadra del cuore. In quello che sembra un gruppo a fine corsa, dei tanti senatori arrivati - probabilmente - al capolinea della propria esperienza in giallorosso, Ranieri mantiene alta la concentrazione e, soprattutto, lo tiene unito.

Lazio-Roma, derby fra panchine: la rivelazione Baroni, ma non chiamatela sorpresa!

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In ordine sparso: Ancona, Montevarchi, Carrarese, Sudtirol. Poi, un assaggio di serie A col Siena di appena tre partite. Esonero dopo neanche un mese. Tutto daccapo: Lanciano, Pescara... Poi la promozione col Benevento, la prima dei sanniti, nella stagione 16/17. Di nuovo serie A: 9 sconfitte, esonero. Ci riprova il Frosinone, l'anno dopo: retrocessione. Quindi, tutto daccapo. Ma per poco: stagione storta con la Cremonese, poi buon recupero con la Reggina. Poi, a Lecce: promozione dalla B. Di nuovo serie A, ma la gavetta, allora, serve a qualcosa? Calcio di rigore di Lorenzo Colombo e lui, Marco Baroni, che si gira per non guardare. Poi si accorge che il tifo esulta, quello a favore, si gira ed esulta anche lui. Con un velo di lacrime di commozione. L'anno dopo col Verona. L'anno prima, 2022/23, sulla panchina degli Scaligeri si erano avvicendati tre allenatori. Tudor non era facile da rimpiazzare. Né Cioffi, né la coppia Bocchetti-Zaffaroni, seppero fare bene. Baroni fece più che bene: salvezza assicurata, e tredicesimo posto. In estate, bussa la Lazio: sua ex squadra, e sua prima grande. Allora, la gavetta serve...!

La Lazio tiene botta con tutte e gioca bene, non si lascia emozionare dall'alta quota e, anzi, sembra proprio che ci stia bene. Inoltre, Baroni, alla prima esperienza europea, sta per giocarsi i quarti di finale di Europa League: l'unica italiana ancora in corsa in questa competizione. Il nuovo solco tracciato dal presidente Lotito, dopo il triennio Sarrista, promette bene.