La Juventus vuole scrollarsi di dosso questa pareggite che ormai la accompagna da inizio stagione. Per i bianconeri non c'è migliore occasione per farlo se non in semifinale di Supercoppa Italiana. A Riad l'avversario sarà un Milan che ha cambiato guida tecnica con Sergio Conçeicao al posto di Paulo Fonseca. Un match speciale tra l'allenatore rossonero e suo figlio Francisco in un teatro diverso come lo stadio Re Saud in Arabia Saudita. Thiago Motta ha parlato alla vigilia di questa sfida di tutte le insidie che la Juventus potrebbe trovarsi difronte.
PRE JUVE-MILAN
Juventus, Motta: “Si vince con i dettagli. Tomori? Non parlo di altre squadre”
Juventus, le parole di Thiago Motta
—Queste le parole di Thiago Motta in conferenza stampa prima di Juventus-Milan: "Domani giocheremo contro una grande squadra, abituata a palcoscenici importanti. Dovremo essere la migliore versione di noi stessi senza pensare agli altri, a partire dai piccoli dettagli che ti fanno vincere. Se abbiamo pareggiato tante partite vuol dire che qualcosa non sta funzionando, non siamo soddisfatti e bisognerà migliorare qualcosa. Qualche volte avremmo meritato di vincere, altre di perdere. Fa parte di un percorso ma ora siamo concentrati su questa competizione e vogliamo arrivare in finale. Yildiz? Ha 19 anni e fa già cose importanti, si vede che ha grandi qualità ma deve continuare a crescere e ad ascoltare l'allenatore e una persona come Locatelli che fa qualcosa di straordinario in campo dal punto di vista comunicativo".
Sul suo curriculum di otto supercoppe vinte: "Queste partite ti fanno giocare a livelli alti e soprattutto vivi bei momenti. Devi essere bravo a contenere la parte emotiva e a rimanere calmo nelle fasi salienti. Di certo voglio portare questo trofeo a casa da allenatore ma non la vedo come un'ossessione. Sono convinto che faremo molto bene domani".
Infine una battuta sulla questione riguardante Tomori, difensore che interessa ai bianconeri: "Non parlo mai di giocatori delle altre squadre. Dico solo che il Milan ha tanti giocatori forti, poi parlo dei miei e basta".
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