Napoli, emergenza infortuni senza fine per Conte: i casi più delicati

Dal ritiro di Dimaro in poi, il Napoli di Antonio Conte è rimasto incastrato in un loop di infortuni, in cui ogni recupero sembra esser "compensato" subito da un nuovo stop, complicando non di poco questa prima parte di stagione. Un'emergenza costante che, verosimilmente, ha impedito all'allenatore di svolgere anche una singola sessione di allenamento con il suo organico a completa disposizione.

Napoli, ancora 5 assenze certe contro l'Atalanta: c'è un dubbio

Tralasciando gli iniziali acciacchi di inizio ritiro e prendendo in esame il quadro della situazione da agosto in poi, il dato rimane comunque assolutamente preoccupante. Includendo ricadute e affaticamenti, sono addirittura 19 gli infortuni registrati sin qui, che hanno coinvolto 16 diversi giocatori e che rischiano di lasciare l'allenatore con 5, se non addirittura 6 assenze in contemporanea in vista della sfida di campionato contro l'Atalanta del neo-arrivato Raffaele Palladino.

L'unico dubbio ancora aperto è quello relativo alla convocazione o meno di Leonardo Spinazzola. Nonostante la pausa per le nazionali, l'esterno azzurro non è ancora al top della condizione. Dopo aver saltato l'ultima di Serie A contro il Bologna, il rischio è che possa essere costretto a rinunciare anche alla prossima contro la Dea. Nel caso in cui non dovesse farcela, Conte sarebbe pronto a lanciare ancora una volta Miguel Gutierrez.

Non solo Lukaku: possibile un altro rientro prima di Roma

Tolto Spinazzola, il prossimo a riavvicinarsi al terreno di gioco sarà, con ogni probabilità, Romelu Lukaku. Ormai entrato nella fase finale della lunga terapia conservativa che aveva deciso di adoperare in seguito alla lesione del retto femorale della coscia sinistra rimediata nella sciagurata amichevole di Ferragosto contro l'Olympiakos, il belga sta lavorando intensamente per provare ad essere quantomeno arruolabile per la trasferta di Roma del 30 novembre.

La sua scelta sul recupero, però, impone massima cautela. Anche qualora dovesse farcela a rientrare tra i convocati già dalla prossima settimana, appare difficile che l'attaccante possa avere più di una manciata di minuti nelle gambe prima del nuovo anno.

E proprio contro i giallorossi potrebbe rivedersi anche Billy Gilmour, fermo da inizio mese per un affaticamento muscolare, ma anche lui con il rientro nel mirino. Richiederà invece qualche settimana in più il recupero di Alex Meret, out almeno fino a metà dicembre causa frattura del metatarso. La natura dell'infortunio, traumatico in questo caso, però, rende più chiare le tempistiche rispetto agli altri indisponibili.

De Bruyne e Anguissa out: Conte "senza ossa" a centrocampo

La lista dell'infermeria di Castel Volturno si chiude infatti con i casi più complessi. Kevin De Bruyne e, ultimo in ordine di tempo, Zambo Anguissa. Sfortunatamente, i due centrocampisti sono accomunati dalla medesima natura dell'infortunio: una lesione muscolare di alto grado del bicipite femorale (il destro per il belga e il sinistro per il camerunense), la stessa che aveva colpito anche Amir Rrahmani, seppur di basso grado nel suo caso.

Una doppia assenza difficile da digerire per l'impianto tattico di Antonio Conte, a cui non resta che sperare di riaverli a disposizione quantomeno per lo sprint finale di stagione e, al contempo, di non perdere ulteriori pezzi nel frattempo. Restano però parecchi interrogativi sulle cause di quest'emergenza infortuni. Un tema che, ad oggi, rischia di diventare sempre più delicato e compromettente per il Napoli.