Da oggi ci sarà una nuova squadra di calcio in Italia e si chiama Union Brescia. Il club nasce come conseguenza del fallimento del Brescia Calcio, il cui presidente era Massimo Cellino.
Rinascita
Nasce l’Union Brescia, il presidente Pasini: “Sarà la squadra del popolo”

Il fallimento del Brescia

Verso la fine del mese di maggio, il Brescia e Cellino ricevono un deferimento da parte della FIGC a causa di possibili irregolarità riguardanti i pagamenti dei stipendi ed i contributi, con conseguente udienza. Da ciò, il Tribunale Federale Nazionale ha penalizzato le Rondinelle di 8 punti così divisi: 4 nella stagione 2024/2025, facendo scendere in classifica la squadra allenata da Maran nella zona retrocessione e, quindi, in Serie C; i restanti 4 da scontare nella stagione 2025/2026. Ad inizio giugno, però, il club lombardo non ha rispettato le scadenze per pagare gli stipendi degli ultimi due mesi. I mancati pagamenti hanno portato il Brescia calcio prima all'esclusione dal professionismo e poi al fallimento, dopo quasi 114 anni di storia.
Union Brescia, la nascita
Oggi, però, la città lombarda può tornare a respirare calcio grazie alla nascita dell'Union Brescia, che ripartirà dalla Serie C. Ciò è stato possibile perchè Giuseppe Pasini ha trasferito la Feralpisalò nel capoluogo di provincia cambiando anche il nome della squadra. Presso Palazzo Loggia, in presenza delle autorità e della sindaca Laura Castelletti, ha avuto luogo la presentazione del club, del suo logo e della nuova maglia. Ecco le parole di Pasini, che ha parlato anche della vicenda riguardante il marchio.
"Questo non sarà il mio Brescia, bensì dei bresciani. Mi fa piacere che molti imprenditori si siano appassionati a questo progetto. È stato un lavoro duro e l'abbiamo creduto. Se oggi siamo qui, il merito è anche della Feralpisalò e dei suoi tifosi. L'obiettivo del nostro progetto è di riportare il Brescia in Serie B.
Nello sport del calcio non vince che spende più soldi, bensì chi si sa organizzare nel migliore dei modi. Ad oggi, ci sono due marchi: uno è quello di Corioni e l'altro è di Cellino. Il nostro è diverso perchè abbiamo voluto evitare problemi legali mettendo in campo delle società specializzata in questo settore. Il marchio che vedete è di transizione ed un nostro obiettivo consiste nel prendere quello di Corioni".
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