Il tecnico parla del match coi biancocelesti

Cagliari, Nicola: “Lazio forte ma ogni gara è a sé; a parte Jankto ci sono tutti”

Cagliari, Nicola: 'Con l'Udinese la disciplina tattica farà la differenza'
L'allenatore vuole crederci dopo le sconfitte contro Udinese e Bologna. L'esame Lazio sarà durissimo ma i rossoblù non vogliono darsi per vinti in partenza
Emanuele Landi
Emanuele Landi Redattore 

Il Cagliari di Davide Nicola vuole ripartire dopo due ko di fila (entrambi col passivo di 2 reti) ma il compito sarà arduo all'Olimpico nel Monday Night contro la Lazio di Baroni in formissima. Il tecnico dei sardi ha presentato la sfida coi biancocelesti in conferenza stampa.

La carica di Nicola per il suo Cagliari

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Sugli infortunati e dopo le tre gare in una settimana: "Lavorare di più ti permette di curare i dettagli ma a me piace giocare ogni tre giorni perché ti permette di essere concentrato nelle partite. Jankto ha cominciato a lavorare con noi e gli manca poco. A parte Jankto gli altri ci sono tutti".

Sulla possibile gara di domani e su Makoumbou: "Sarà una cornice motivante e la Lazio è in un grande momento di forma. Dovremo fare una partita di alto livello: non puoi fare solo una fase. Sarà un avversario che ha valori. Il campionato è delineato: nove squadre dovranno far di tutto per mantenere la categoria. Se perdi una partita sei terzultimo, perciò dobbiamo mantenere equilibrio. Makoumbou si è allenato come gli altri. Il Cagliari (anche per minutaggio) ha 16 giocatori che possono essere considerati titolari. Gli altri devono crescere, anche per via di problemi fisici (come Pavoletti)".

Sofferenza col Bologna: "Abbiamo avuto momenti in cui sofferto noi e in altri loro. Dobbiamo migliorare per sfruttare le occasioni che crei ma questo vale per tutte le squadre. Si tratta di un percorso da fare. Col Bologna abbiamo creato e ce la siamo giocata. L'importante è essere meno frenetici per non andare in difficoltà da soli e quanto prima cercheremo di fare questi miglioramenti".

Servirà equilibrio con la Lazio. La partita di Parma può essere una base di partenza per domani: "Questa è un'idea che vogliamo sempre avere. Ci sono stati altri momenti in cui abbiamo giocato puliti. Il Parma ha un modo di giocare diverso. Il problema non è l'errore ma capire quali ti fanno sbagliare di più. Le prime nove della classifica sono tutte squadre qualitative. Dobbiamo restare in partita, cercando di fare entrambe le fasi senza pagare lo scotto. Nelle transizioni, spesso, ci sono errori determinanti.

Su Adopo e Felici: "Felici ha la possibilità di partire dal 1' domani ma non te lo posso dire. Sta sfruttando le possibilità in base al minutaggio che gli viene richiesto. Quando parlo di equilibrio nell'ambiente parlo di questo: se vinci non sei stato perfetto e se perdi non sei nessuno. Ogni gara fa storia a sè. Adopo sta giocando con continuità. Fuori col Bologna perché era stanco. Non puoi spremere dieci giocatori. Ognuno deve avere le sue opportunità e le sue responsabilità".

Bilancio sul turnover: "C'è ne stato poco. Mina non poteva giocare tre giorni dopo (col Bologna) altrimenti si rischiava un infortunio. Quando spenti tanto devi stare attento. Il minutaggio dei centrocampisti è molto simile. Prati poteva darci un minutaggio importante. Col Bologna ho visto qualità. Ogni giocatore se è in condizione può giocare con altri. C'è stato poco turnover. Pavoletti è un giocatore esperto e sa dosare le energie ma ha un modo di interpretare il suo ruolo e sa essere qualitativo. Fermo da un mese e mezzo significa perdere qualcosa. Magari non ha i 90' ma vedremo. Sia lui che Lapadula stanno lavorando con convinzione ma abbiamo bisogno del 90% della rosa".

Pochi goal anche lo scorso anno e poi sulle caratteristiche della Lazio: "Sui goal, posso dire che più crei più hai possibilità di segnare. Serve precisione e consapevolezza, portata dal lavoro e dalla continuità. Il lavoro e la fiducia sono fondamentali. Serve star sereni perché le cose vengono. La Lazio ha una rosa qualitativa e abituata a giocare su più fronti. Conosco Rovella e Dia e so che sono forti e hanno degli esterni che possono metterti in difficoltà. La Lazio è la squadra che crossa di più, ti sa riaggredire. Le grandi squadre sanno far tutto ma ogni partita è a sé".

Assenza Tavares decisivo finora: "La Lazio ha tanti elementi forti. Ci sarà, di sicuro, un altro elemento in grado di determinare. La sfida sarà nell'uno contro uno nella strategia difensiva. Dobbiamo avere l'ambizione di misurarsi per capire perché loro sono lì e noi no".

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