Il bilancio di fine stagione

Corvino: “Futuro del Lecce in panchina? Io e Trinchera crediamo in Gotti”

Pantaleo Corvino alla presentazione col Lecce
A tutto Corvino: "La salvezza è merito di tutti gli staff, da Baroni a D'Aversa a Gotti. Pongracic? Del valore non posso parlare, lo fa il mercato. Quando eravamo a 2 punti dalla retrocessione ero io il colpevole"
Emanuele Landi
Emanuele Landi Redattore 

Il Lecce ha ottenuto la salvezza, obiettivo dichiarato a inizio anno, con qualche giornata d'anticipo. Risultato importante per i salentini, passato anche con qualche peripezia, come ad esempio il cambio della guida tecnica. Dopo un ottimo avvio di stagione, infatti, il calo dei risultati ha portato la società di Sticchi Damiani a procedere al cambio D'Aversa-Gotti che ha prodotto gli effetti sperati. Il merito, però, è anche di chi ha contribuito alla costruzione della squadra, quel Pantaleo Corvino che è stato accompagnato dal Ds Trinchera nella conferenza stampa di fine stagione dei salentini.

"Ci troviamo qui a parlare dopo un campionato faticoso. - l'ex dirigente della Fiorentina - Ci sarebbe bisogno di una bella vacanza, ma c’è chi può e chi non può. Siamo qui invece per un motivo importante, ovvero fare una relazione conclusiva riguardante gli aspetti tecnici. Volevo innanzitutto ringraziare chi ha preso parte al cammino, quello che ci ha visti sommare promozione, due salvezze, ma anche i traguardi con la Primavera. Così parto ringraziando i tecnici Baroni, D’Aversa e Gotti, così come Grieco e Coppitelli. Poi grazie ai componenti dell’area logistica ed amministrativa. Grazie soprattutto ai calciatori. Le previsioni di gennaio, quando abbiamo detto che questa squadra non aveva bisogno di rinforzi perché credevamo in questi ragazzi, si sono rivelate azzeccato. Non erano valutazioni superficiali”.

Corvino senza filtri tra critiche ed elogi

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“Quando ero a due punti dalla zona retrocessione venivo indicato come il colpevole. - le parole piccate di Corvino riprese da PianetaLecce-  Sono venuto qui per dare una mano alla squadra del mio territorio che aveva delle difficoltà, e dopo i risultati vieni anche criticato. Si sa, il cetriolo lo prende sempre dietro il contadino. Sono stato l’unico non citato dal Quotidiano nella pagina dedicata alle salvezze giallorosse, ma non ho certo twittato a proposito. Se Guardiola si prende i meriti dello Scudetto va bene, se me li prendo io sono autoreferenziali. Io prendo non il merito, ma i miei meriti di quanto fatto a Lecce, degli otto anni di A a cui il mio territorio ha partecipato. Parlano tutti del Lecce, se lo facciamo noi non va bene. Va bene, non lo faremo più. Scusate se parliamo con orgoglio di quanto fatto in giallorosso. Se è peccato, vado a confessarmi”.

“Avete visto con che monte ingaggi sono andate in Serie A le squadre quest’anno vero? Noi lo abbiamo fatto con 4 milioni e 800mila euro. - le parole di Corvino sulla squadra - L’anno prima era uguale, quindi di certo non abbiamo potuto fare i debiti. Come campagna acquisti e cessioni sono partito con 1 milione di incassi per Falco e Petriccione e poi un esborso per Henderson che l’anno dopo ha prodotto un milione e 8. In Serie A non abbiamo mai terminato una campagna acquisti in passivo. Dei monti ingaggi di Serie A sapete bene, tutti dicono che abbiamo vinto uno Scudetto salvandoci con questo budget. Vorrei fosse più alto, ma la proprietà fa il massimo e non può fare di più e dobbiamo sentirci orgogliosi. Noi non parliamo per far sentire povera la società, anzi bisogna andare tutti orgogliosi. Però non ci sto che si creino equivoci. Ho scelto di morire in pista, come i cavalli di razza. Ma non voglio morire crepato”.

Corvino tra critiche e indizi per il futuro

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“Riguardo il futuro ci sarà sicuramente un altro momento per parlarne. Parleremo con il presidente per conoscere il budget, con l’allenatore sapete esserci un accordo di rinnovo automatico. Lo incontreremo e parleremo delle linee da seguire. Coppitelli mi ha informato della proposta che gli è arrivata dalla Croazia e la sta valutando. Ho fatto riferimento in generale sui social. C’è il mio ufficio stampa che mi segnala le cose diciamo strane, non lo guardo io in particolare. Non sono io a pensare ai nemici, siete voi che venite qui a parlarmene. E se poi non mi fate la domanda e ne scrivete dopo cosa devo pensare? Io non porto rancore, siete voi a portare rancore nei miei confronti. Perché se faccio 250 presenze in A e ne scrive solo un giornale non sono io il rancoroso“.

“Pongracic? Del valore non posso parlare, lo fa il mercato, ma la sua qualità si è vista. - così il responsabile dell'area tecnica del Lecce tra mercato e futuro - Dei 100 milioni di offerte a gennaio parò il presidente ed io concordo con lui. Qualcuno ha detto che siamo stati visionari per aver detto che abbiamo una rosa da 100 milioni di euro e che non ci saremmo salvati. Lo abbiamo fatto invece con tre gare d’anticipo, ora sarà il mercato a dirci il resto circa il valore del collettivo. Per parlare del futuro dobbiamo sempre parlare prima con presidente e mister. Confermo che abbiamo avuto quei 100 milioni di offerte a gennaio. Io non impongo i moduli, basti pensare al 3-5-2 di Rizzo che ha vinto con la Primavera anni fa come fatto spesso quest’anno da Gotti. E’ un allenatore a decidere il modulo anche se si condividono i progetti tecnici. Va chiesto a Gotti se con Almqvist e Banda disponibili avrebbe proseguito o meno con il 4-3-3, poi se uno può salvarsi giocando con cinque portieri beh che lo faccia pure, sarei contento. Basta con questa cosa, poi dopo 49 anni posso anche avere un orientamento tecnico”.

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