OUT Chiriches, Ghiglione e Hendry. In dubbio Okereke e Pickel

Cremonese, Alvini: “Più l’avversario è difficile più è bello poterci giocare”

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Il tecnico ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara col Napoli

Davide Capano

La Cremonese ospita domani alle 18 il Napoli di Luciano Spalletti, che è reduce dalla splendida vittoria in Champions League sul campo dell'Ajax. Dopo il pareggio col Lecce, l'allenatore Massimiliano Alvini presenta così il match in conferenza stampa: "Penso che per la Cremonese questa sia una grande opportunità, grandissima. Siamo consapevoli di chi abbiamo davanti e della loro forza, del momento che stanno vivendo. Abbiamo grande rispetto, ma per noi è un'opportunità per misurarci contro avversari forti e come dice Berruto nel suo libro 'Capolavori' più giochi con avversari forti e più devi essere felice di misurarti con loro. È stata una settimana complicata, abbiamo avuto qualche problema. Permangono le assenze di Hendry, che è tornato dalla Nazionale infortunato, e Chiriches, che sta proseguendo il suo percorso di recupero. Non c'è Ghiglione per malanni di stagione ed è stata una settimana complicata per Okereke e Pickel che hanno saltato tre e due allenamenti e non credo saranno a disposizione dall'inizio. Ci proveremo per David, ma non credo ce la faremo. Avrei voluto rischierare la stessa base di Lecce, ma le condizioni fisiche e alcuni malanni di stagione mi portano sicuramente a dover fare 2-3 cambiamenti, sono obbligato. Vediamo se sarà possibile o se dovremo modificare qualcosa".

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(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

"Ciofani o Dessers? Ho fatto una scelta perché Ciofani sta bene - spiega il mister grigiorosso -. È uno spettacolo, è il nostro capitano perché lo riconosciamo come leader, giocatore e a Lecce ha fatto una partita importante e domani può essere ancora della partita perché sta benissimo. Sceglieremo, mi fido dei miei calciatori e di Daniel è sempre bello averne. Come si prepara mentalmente sfida col Napoli? Ci si prepara facendo capire ai calciatori che è una grandissima opportunità per migliorarsi e misurarsi con avversari forti, chiaramente questo è quello che vogliamo fare. Più l'avversario è difficile più è bello poterci giocare. Dal punto di vista psicologico abbiamo fatto questo, io mi fido tantissimo della squadra perché stiamo crescendo, mi fido del lavoro che facciamo come staff. Giocare a quattro sembra dare più equilibrio rispetto a quando ci si dispone a tre? Quando parliamo di calcio non è un problema parlare di difesa a 3-4, atteggiamenti, principi ecc. Concordo che c'è un equilibrio diverso, ma quello si trova in fasi, dietro in mezzo e avanti e quindi sicuramente può essere più equilibrato giocare in un certo modo. L'importante è che la squadra in campo abbia le idee chiare su quello che deve fare e che le abbia chiare io su quello che devo trasmettere. Nella mia carriera, seppur piccola, ho sempre giocato a quattro. Negli ultimi anni abbiamo giocato su questa idea che abbiamo fatto nostra e sono arrivati i risultati, ma le conoscenze per giocare a quattro ci sono. Ci ho vinto la Serie D e gli spareggi di C2 così".

"Avere uomini importanti e giovani in crescita sulle fasce permette di fare un gioco più largo? Ci sono Valeri, Sernicola ma anche Quagliata, che quando è sempre stato chiamato ha fatto la sua parte ed è un ottimo giocatore - prosegue Alvini -. C'è anche Ghiglione, in quei ruoli siamo giovani, italiani, di prospettiva e in crescita e io sono molto felice. Anche l'idea di giocare con un 4-4 è portato dalle caratteristiche di certi giocatori. Con Pickel in dubbio possibile coppia Ascacibar-Castagnetti? Il Napoli ha un centrocampo straordinario, Meïté sta meglio e da lui mi aspetto una crescita perché la sua fisicità ci serve. Devo capire se voglio giocare con un vertice basso e difesa a tre o vertice alto con una sorta di 4-3. Le scelte di domani dipenderanno da quello che è successo in settimana. Che aria si respira nello spogliatoio? Fino a oggi siamo stati noi in difetto, anche se ci abbiamo sempre messo amore e sentimento in tutte le partite fatte. Siamo noi che vorremmo regalare una gioia importante ai tifosi. Abbiamo fatto di tutto anche a Lecce, in casa i tifosi ci hanno sempre spinto e quella di domani è una grande opportunità. Faremo di tutto e siamo consapevoli delle difficoltà che ci saranno, la affronteremo con umiltà. Dualismo Radu-Carnesecchi? Gioca Radu, questa è la situazione. Marco viene da un'operazione chirurgica e al momento la situazione è questa. Ho grandi portieri, da Radu a Saro passando per Carnesecchi. Faccio sempre delle scelte".

"I complimenti a me? Alvini non è stato bravo - conclude -. Sicuramente alla Cremonese di oggi mancano dei punti e penso che sia chiaro a tutti. Non dev'essere un alibi sul quale mi voglio sedere, devo dire che la squadra sta crescendo e ha le idee chiarissime, il fatto di aver cambiato dimostra che siamo aperti e non rigidi, intransigenti. Siamo uniti, c'è dialogo e lavoriamo, abbiamo voglia. Giro i complimenti ai miei calciatori. Come si ferma Lobotka? In questo momento penso sia uno dei centrocampisti più forti d'Europa, se non del mondo. Non perde mai la palla, è straordinario e lo sapevo perché conosco alcune persone che l'hanno allenato anni fa e mi parlavano molto della sua crescita. Gli faccio i complimenti, ha davanti a sé un futuro meraviglioso. In questo momento però io tifo per i miei calciatori. Per fermarlo avevo le idee chiare, ma in settimana si è complicato tutto. Dobbiamo valutare un paio di situazioni".

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