derbyderbyderby calcio italiano serie a ESCLUSIVA Kuhn, McGarry: “Dribblatore imprevedibile e letale, vi dico a chi somiglia”
Esclusiva

ESCLUSIVA Kuhn, McGarry: “Dribblatore imprevedibile e letale, vi dico a chi somiglia”

Stefano Sorce
Stefano Sorce
In questa intervista esclusiva, il giornalista scozzese Graeme McGarry ci racconta chi è davvero Nicolas Kühn, nuovo acquisto del Como: un esterno offensivo dotato di grande tecnica, capace di saltare l’uomo e incidere sotto porta
00:46 min

Nicolas Kuhn, l’ala tedesca che ha illuminato il Celtic, è pronto per una nuova sfida in Serie A con il Como. Ma cosa può davvero portare questo talento classe ’99 al nostro campionato? Per scoprirlo, abbiamo intervistato uno dei massimi esperti del calcio scozzese: Graeme McGarry.  Senior Sports Writer per The Herald, storica testata scozzese, McGarry segue da vicino le vicende del Celtic e del campionato di Premiership da anni, raccontando con occhio critico e competente le gesta dei protagonisti in campo.

In questa intervista esclusiva, ci offre una lettura approfondita del profilo di Kuhn: le sue qualità tecniche, i progressi tattici, la mentalità e persino le sfide affrontate nello spogliatoio di Glasgow. Un’analisi ricca di dettagli e spunti interessanti, che aiuterà i tifosi del Como, e gli appassionati di calcio in generale, a conoscere meglio un giocatore ancora giovane, ma già pronto a lasciare il segno in Italia.

Kühn, McGarry: "Dribbling top e fiuto del gol. Ma deve crescere in..."

—  

Qual era il ruolo tattico principale di Kühn al Celtic? È stato utilizzato principalmente come ala pura o anche in posizioni più centrali?

"Nicolas Kuhn è stato impiegato come ala destra in un sistema 4-3-3, ma aveva la libertà di accentrarsi quando era in possesso del pallone, ed è proprio in queste situazioni che si è rivelato spesso efficace e una reale minaccia da gol. Nelle partite di campionato restava generalmente molto alto, ma ha impressionato anche in Champions League per la sua disponibilità a rincorrere gli avversari e lavorare duramente in fase difensiva".

Quali sono le sue principali qualità tecniche?

"È un dribblatore forte ed è stato uno dei crossatori più efficaci della Premiership, ma la sua qualità principale è la capacità di trovare spazio all’interno dell’area avversaria e rappresentare una minaccia concreta sotto porta. La scorsa stagione ha registrato un 98% di tocchi in area avversaria, segnando 21 gol in tutte le competizioni e fornendo anche 15 assist ai compagni. Ha sviluppato un’ottima intesa con gli altri attaccanti del Celtic, e ha dimostrato grande tempismo nei movimenti sul secondo palo, grazie ai quali ha segnato molti dei suoi gol".

Ci sono stati aspetti del suo gioco considerati dei punti deboli?

"Quando Nicolas Kuhn è arrivato in Scozia non ha impressionato subito, anche perché aveva perso parecchio peso a causa di un problema dentale. Era considerato piuttosto leggero fisicamente, e c’erano molte perplessità su quanto potesse reggere l’impatto con la fisicità del calcio scozzese. Tuttavia, dopo aver svolto un’intera preparazione estiva, è tornato in campo praticamente trasformato. Si era irrobustito e quei dubbi sulla sua tenuta fisica sono stati presto messi da parte. Nonostante una stagione nel complesso molto positiva, ha però ricevuto alcune critiche nella parte finale del campionato per l’atteggiamento: molti tifosi hanno avuto la sensazione che si fosse "spento" mentalmente dopo l’eliminazione del Celtic dalla Champions League a febbraio"

"A onor del vero, questa accusa è stata rivolta un po’ a tutta la squadra, accusata di aver perso mordente dopo aver ipotecato il campionato, ma Kuhn è stato probabilmente il giocatore più bersagliato da questo punto di vista, anche perché è rimasto a secco di gol per nove partite consecutive. Il dubbio principale riguarda quindi la sua capacità di mantenere il livello migliore per un lungo periodo, visto che ha iniziato e finito la sua avventura al Celtic meno brillantemente rispetto al picco raggiunto a metà stagione".

"Kuhn potrebbe diventare un elemento chiave del Como"

—  

Com’è dal punto di vista difensivo e nelle situazioni di pressing alto? Considerando che il Como spesso imposta dal basso, può essere utile nelle transizioni?

"In campionato, Nicolas ovviamente non era chiamato a un lavoro difensivo troppo intenso, ma Brendan Rodgers dà grande importanza al contro-pressing, e questo è un aspetto in cui lui è migliorato molto. Ha sorpreso tanti per la disponibilità non solo a pressare alto l’avversario, ma anche per l’impegno nel ripiegare e aiutare il terzino, specialmente nelle partite di Champions League. Non è un difensore naturale, ma ha tratto beneficio dall’esempio di Daizen Maeda sull’altra fascia, e questa fase del suo gioco si è evoluta notevolmente durante il periodo al Celtic".

Pensi che la Serie A, soprattutto in un progetto ambizioso come quello del Como, sia l’ambiente giusto per lui per continuare a crescere? È pronto per un campionato tatticamente complesso come quello italiano?

"Considerando lo sviluppo che ha avuto dal punto di vista tattico sotto la guida di Brendan Rodgers, direi che dovrebbe adattarsi bene a un campionato esigente come la Serie A. Il campionato scozzese forse non è considerato molto tattico dall’esterno, ma negli ultimi anni si è evoluto molto in tal senso, e il Celtic in particolare ha un modello di gioco sofisticato che richiede molto ai propri giocatori".

"Ci ha fatto piacere vedere giocatori scozzesi come Scott McTominay, Billy Gilmour e Che Adams adattarsi così bene al calcio italiano, ma anche altri con esperienze in Premiership come Lewis Ferguson, Aaron Hickey e Josh Doig hanno dimostrato che la Scozia può essere una buona scuola per il salto in Serie A. Kuhn non è scozzese, certo, ma sarà ben preparato per affrontare questa sfida grazie a ciò che ha vissuto qui".

Può diventare un giocatore chiave nel Como anche a lungo termine?

"È difficile dirlo. Kuhn, al suo meglio, potrebbe sicuramente diventare un elemento chiave, ma non sappiamo ancora se riuscirà a mantenere costante il suo livello più alto. Se riuscisse a svolgere una buona preparazione estiva e arrivasse con la giusta mentalità, mi aspetterei un impatto significativo. Il suo momento migliore al Celtic è arrivato quando si sentiva sfidato: quindi il salto di livello che comporta la Serie A potrebbe anche tirare fuori il meglio di lui".

McGarry: "Ha un carattere forte e mi ricorda Barcola"

—  

Com’era percepito nello spogliatoio del Celtic e dai tifosi? È più una personalità o una figura riservata in termini di leadership?

"È un ragazzo piuttosto tranquillo fuori dal campo, ma sempre disponibile con i media e sembrava benvoluto nello spogliatoio. Detto ciò, non ha gradito molto le critiche ricevute verso la fine della stagione, e lo ha fatto capire nella sua esultanza dopo la doppietta segnata nella partita in cui il Celtic ha conquistato il titolo contro il Dundee United. In sintesi, era generalmente apprezzato dai tifosi ed è una brava persona, ma con un certo carattere".

C’è una partita o un momento che secondo te rappresenta al meglio il “vero Kühn”? Qualcosa che possa dare ai tifosi del Como un’idea di cosa aspettarsi da lui?

"Senza dubbio, la sua miglior prestazione con la maglia del Celtic è arrivata nella vittoria in Champions League contro il Lipsia dello scorso novembre. Il Celtic era andato sotto nel punteggio, ma lui ha segnato il gol del pareggio con una delle sue classiche giocate: rientrando da destra verso il centro e calciando a giro sul secondo palo. Poco dopo avrebbe potuto servire un assist, con un passaggio delizioso di esterno che ha tagliato la difesa tedesca, ma Maeda ha sparato alto. È arrivato poi anche il secondo gol personale, grazie a un inserimento intelligente sul secondo palo dopo un recupero alto del Celtic sull’altro lato. Al di là delle due reti, è stata una prestazione totale e di altissimo livello: un assaggio di ciò che può offrire ai massimi livelli".

Se dovessi paragonare Kühn a un altro giocatore, a chi diresti che gli somiglia per stile e caratteristiche?

"Fare paragoni non è mai facile, ma senza voler esagerare, forse un profilo come Bradley Barcola può essere un buon punto di riferimento. Pur giocando di norma su fasce opposte, entrambi condividono la tendenza al dribbling e la capacità di essere pericolosi in zona gol tagliando da fuori verso il centro".