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Nella giornata di ieri Mile Svilar ha incontrato la società giallorossa per discutere del suo rinnovo. Un incontro che come atteso ha lasciato ancora qualche piccolo dubbio, più per alcune cifre che per le reali intenzioni del portiere. Che gradirebbe e non poco l'idea di restare a Roma, grazie anche ad un mediatore d'eccezione.
Ci sarà ancora da discutere, gli agenti del serbo hanno dei dubbi sulla clausola rescissoria che secondo anche quanto riportato da più fonti la richiesta dell'entourage è molto più bassa dei 40/50 milioni voluti dalla Roma. Sul portiere, oltre la volontà del restare, c'è la pressione di Gasperini, che nei primi meeting con la sua nuova società ha premuto più volte sul "tasto serbo", dando al suo futuro portiere lo status di "intoccabile".
Mentre alla Repubblica, il calciatore ieri sera è stato molto vago nelle risposte. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, i giallorossi per convincere del tutto il portiere hanno deciso di giocarsi l'asso. Nell'incontro di ieri come mediatore c'era Claudio Ranieri, l'uomo che ha consacrato del tutto l'estremo difensore e la Roma punta sul suo ex allenatore per convincerlo.
Servirà dunque un nuovo incontro però la trattativa è nel vivo. Tutto è nelle mani del portiere, sarà decisivo anche lo stesso Gasperini, che nei prossimi giorni proverà a sentire ed incontrare il serbo per convincerlo a restare, sempre con l'aiuto di Ranieri, che quest'anno avrà un ruolo del tutto particolare e soprattutto fondamentale in questa nuova Roma.
Una decisione che forse arriva nel momento più complesso della sua carriera. Mile Svilar in queste settimane si è trovato in una "bufera serba", con il CT della Nazionale che lo ha attaccato a seguito di alcune polemiche arrivate per la sua esclusione dai convocati: "Forse il pubblico non è ben informato e ha bisogno di sapere la verità, in modo che non ci siano voci. Alla Roma, era la riserva di Rui Patricio e poi ha ricevuto chiamate. A un certo punto, ha deciso di fare qualcos'altro, ha detto che non dovevamo convocarlo. E come dovremmo chiamarlo se non vuole? Non vuoi difendere per la Serbia, vuoi andare per il Belgio? Ottimo, tanti auguri. Dipende da lui. Forse la fidanzata non è molto interessata alla Serbia".
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