Finito da poco meno di una settimana e il campionato italiano è entrato ufficialmente in un vortice che scombina tutte le carte in tavola. O meglio, in panchina. Perché al termine dell'ultima giornata di Serie A con il Napoli campione d'Italia, il tema principale per ogni squadra è stato quello sul futuro. In particolare, sul futuro degli allenatori. Tra i club che stanno affrontando un profondo restyling tecnico e sportivo ci sono i rossoneri. Nelle ultime ore la voce di un clamoroso ritorno si era fatta persistente, fino alla notizia di un accordo di massima tra le parti. Massimiliano Allegri è a un passo dall'essere il nuovo allenatore del Milan.
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Milan, corsi e ricorsi storici: Allegri a un passo dal ritorno in rossonero con tante novità


Niente Napoli, Allegri verso il triennale col Milan
—La ricostruzione in casa Milan è ufficialmente partita. Dopo la deludente stagione, conclusa con un ottavo posto in campionato e la sconfitta in Coppa Italia contro il Bologna, i rossoneri non parteciperanno a nessuna competizione europea nella prossima annata calcistica. Tra le proteste dei tifosi, la dirigenza milanista ha iniziato a muoversi per dare un nuovo volto all'area sportiva e a quella tecnica.
A seguire l'annuncio del nuovo direttore sportivo, Igli Tare, il Milan cerca il nuovo volto per la panchina. Nelle ultime ore sono stati accostati molti nomi al Diavolo, compreso un clamoroso ritorno. Ed è proprio quest'ultimo che si sta per realizzare. Il nuovo allenatore rossonero con tutta probabilità sarà Massimiliano Allegri. Il tecnico ritorna alla guida del Milan, con cui firmerà un triennale.
L'ex-Juventus aveva un pre-accordo con Aurelio De Laurentiis in caso di addio di Antonio Conte al Napoli. Ma il lavoro dei dirigenti rossoneri ha convinto il tecnico livornese a tornare: un Allegri bis per il Milan.
Il primo Milan di Allegri
—Un ritorno che si è concretizzato in questi primi giorni senza Serie A. Max Allegri ritorna a lavoro, dopo un anno di riposo, e ritorna al Milan. Il tecnico sei volte campione d'Italia ha già allenato i rossoneri: dalla stagione 2010-11 fino al gennaio 2014.
L'arrivo sulla panchina del Milan coincide con un mercato volto ad allestire una rosa competitiva per rispondere all'ultima stagione dei cugini interisti (reduci dal Triplete) e porre fine alla serie di vittorie nerazzurre. Arrivano in rossonero Kevin-Prince Boateng, Robinho e Zlatan Ibrahimovic. Nel mercato di gennaio, la rosa si rinforza con gli innesti di Mark Van Bommel e Antonio Cassano. Il Milan, all'undicesima giornata, conquista il primo posto e non lo lascerà fino alla vittoria finale del diciottesimo scudetto.

Nel 2011-12, i rossoneri di Allegri partono forte vincendo la Supercoppa italiana contro l'Inter, nella finalissima di Pechino. In campionato, però, si ritrovano a dover combattere contro una Juventus rinata in mano di Antonio Conte. Il duello-Scudetto proseguirà per tutta la stagione e si risolverà a favore dei bianconeri.
Successivamente, il Milan ha iniziato a perdere i principali attori dello Scudetto, tra cui Ibrahimovic, Thiago Silva, Nesta e Gattuso. La stagione 2012-13 finirà senza titoli. L'avventura rossonera di Max Allegri si conclude la stagione seguente, quando nel gennaio 2014 gli risulta fatale la sconfitta contro il Sassuolo: 4-3 con poker neroverde di Mimmo Berardi. La partita costa la panchina al livornese, che nell'estate dello stesso anno sostituirà Conte alla Juventus, avviando un ciclo vincente coi bianconeri.
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