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Pastore svela: “Mi volevano Chelsea e Milan, ma andai a Palermo. Quella volta che feci tunnel a Pirlo”

Pastore svela: “Mi volevano Chelsea e Milan, ma andai a Palermo. Quella volta che feci tunnel a Pirlo” - immagine 1
Intervistato ai microfoni del nuovo podcast del Palermo, ‘Torretta Cafè’, Javier Pastore, ex giocatore rosanero, ma anche del PSG e della Roma, si è aperto in tutto e per tutto sulla sua carriera e sulla sua esperienza in Italia con...
Giorgio Trobbiani

Intervistato ai microfoni del nuovo podcast del Palermo, 'Torretta Cafè', Javier Pastore, ex giocatore rosanero, ma anche del PSG e della Roma, si è aperto in tutto e per tutto sulla sua carriera e sulla sua esperienza in Italia con la maglia del club siciliano che, per lui, è stato il primo in Europa, la porta per quella carriera che, nonostante i molti infortuni, è stata comunque di altissimo livello.

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Palermo, Pastore parla e quanti retroscena: a partire dall'arrivo in Sicilia

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Javier Pastore ha parlato di tutta la sua carriera in questa intervista a partire dal suo arrivo in Europa, a Palermo, nella squadra dell'eccentrico Maurizio Zamparini: "Il presidente e Sabatini mi convinsero ad accettare il Palermo, furono molto presenti nei miei ultimi mesi in Argentina, ma non mi avevano mai detto per che squadra erano lì, soltanto alla fine del campionato il mio agente mi presentò le varie possibilità e mi disse che erano del Palermo. C’erano Chelsea, Milan, Porto come altre opzioni rispetto al club rosanero, ma parlando con la mia famiglia decidemmo che il Palermo fosse la scelta migliore per approdare in Europa. Ringraziando Dio non mi sono sbagliato, da lì è cominciata un’avventura magnifica".

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Pastore ha poi parlato dei tanti campioni che militavano nel campionato italiano di Serie A in quel periodo quando, col suo Palermo, raggiunse l'Europa e addirittura una finalissima di Coppa Italia poi persa soltanto nel secondo tempo contro l'Inter che, la stagione precedente, vinse il Triplete: "Gente come Pirlo e Gattuso erano i miei idoli, ma gli ho fatto il tunnel. Quello che mi mettevo in testa mi riusciva, anche in allenamento facevo tantissimi scherzi. In Coppa Italia abbiamo giocato contro squadre del calibro della Roma e del Milan, siamo stati in grado di eliminare compagini davvero forti. Non ho mai rivisto la finale contro l'Inter però resta il ricordo, tutta la mia famiglia era all'Olimpico per quella partita. Quei tre giorni a Roma tutte le piazze erano rosanero. Non lo so quante persone sono rimaste fuori dallo stadio, forse 20 mila persone"

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