L'Intervista

Sarri show tra Lazio, Gattuso e Nazionale: “Guendouzi? Serve il guinzaglio”

Sarri show tra Lazio, Gattuso e Nazionale: “Guendouzi? Serve il guinzaglio” - immagine 1
Sarri si confessa: l’anno più duro, l’abbraccio della Fiorentina, il ritorno alla Lazio ed anche le parole su Nuno Tavares, Guendouzi e Rovella
Stefano Sorce
Stefano Sorce

Dalla nostalgia per Firenze all’entusiasmo per il ritorno alla Lazio, passando per riflessioni personali, analisi tattiche e uno sguardo affettuoso verso un collega stimato. Maurizio Sarri si è raccontato con schiettezza durante un incontro con i giornalisti a Castiglione della Pescaia, offrendo uno spaccato autentico del suo presente e delle prospettive future.

Sarri show tra Lazio, Gattuso e Nazionale: “Guendouzi? Serve il guinzaglio”- immagine 2

Sarri tra Firenze e Roma

—  

Nonostante un contatto, definito da lui stesso “blando”, con la Fiorentina, Sarri ha voluto sottolineare quanto l’affetto del popolo viola lo abbia colpito in un momento particolarmente difficile della sua vita. “La loro vicinanza, anche nei momenti in cui il calcio passava in secondo piano, è stata toccante. Le foto in città? Un gesto che non dimenticherò mai”.

Il tecnico toscano ha poi parlato della sua scelta di rientrare alla Lazio, una decisione maturata con il cuore più che con la logica. “È come tornare a casa. So che non è stata la scelta più comoda, ma la più naturale sì. Tornare in un ambiente dove sono stato amato, dopo un anno complicato, mi dà nuova linfa”.

Sarri ha poi offerto un’analisi interessante su alcuni elementi della rosa biancoceleste. Nuno Tavares viene definito “una scommessa talentuosa ma da disciplinare”, mentre su Rovella ha confermato la sua fiducia: “Lo avevo detto, con continuità diventerà un top nel suo ruolo”. Su Guendouzi ha scherzato: “Serve il guinzaglio, ha un’energia instancabile”.

Sarri show tra Lazio, Gattuso e Nazionale: “Guendouzi? Serve il guinzaglio”- immagine 3

Tra Gattuso e Gasperini, passando per Napoli e Juventus

—  

Parlando del prossimo derby della Capitale, Sarri ha elogiato Gasperini: “Un innovatore, sarà uno scontro tra stili e stima reciproca”. Sulla Nazionale italiana, ha evidenziato il divario tra i risultati dei club e quelli azzurri: “C'è qualcosa che non torna. Il nostro calcio è forte, ma in Nazionale fatichiamo”.

Tra i vari temi toccati, anche un pensiero rivolto all'amico Gennaro Gattuso, appena ufficializzato sulla panchina azzurra. “Gli voglio molto bene e se posso dargli un consiglio, è solo questo: Gattuso resti se stesso, anche da commissario tecnico. Nessun compromesso, deve continuare con il suo stile diretto, autentico, che lo ha sempre contraddistinto”.

Immancabile un passaggio sul Napoli: “Il mio era limitato da vincoli economici, oggi invece il club può ambire a un ciclo vincente, non solo a un titolo”. E sulla Champions? “Il PSG ha vinto puntando su giovani affamati, una lezione per tutto il calcio mondiale”. Infine, una riflessione sull’annata bianconera: “La Juventus era complicata da gestire, asimmetrica. Ma abbiamo vinto, e anche lì ho imparato molto”.