Il direttore sportivo del Venezia, Filippo Antonelli, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa arancioneroverde
Ultimo in classifica con 4 punti racimolati in 8 giornate di campionato, il Venezia di Eusebio Di Francesco vuole rialzare prontamente la testa dopo le recenti tre sconfitte di fila. Gli arancioneroverdi saranno attesi in occasione della prossima giornata, la nona di Serie A, all'U-Power Stadium al cospetto del Monzadi Alessandro Nesta reduce dal primo successo in campionato.
Nel frattempo in conferenza stampa ha preso la parola il direttore sportivo del Venezia, Filippo Antonelli. Queste le sue parole: "Siamo ancora qui pronti a battagliare. Come detto ad inizio stagione, questo mio percorso iniziato 2 anni fa, ci tenevo a dare un segnale di unione sul quale torno da due anni. Il clima dopo questi risultati negativi? Dentro la società, fra squadra, allenatore e tutti c'è grande unione, per quella che è la nostra battaglia di quest'anno. Credo che se non devo parlare di risultati, quello che è il nostro percorso continua ad andare avanti, con la massima unione e professionalità. Siamo una società da Serie A, a prescindere dai risultati".
Venezia, parla il ds Antonelli
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Il Venezia affronterà il Monza per l'ottava giornata di Serie A. Per il ds Antonelli è un ritorno al passato: "Emozionante tornarci dopo due anni, un percorso di quasi 8 anni. Sono state fatte tante cose positive".
Poi un'attenta analisi sulle prestazioni in campo e sul mercato : "Le prestazioni ci sono state, sia positive che meno. Quello che manca sono i risultati. Cerchiamo di eliminare quello che facciamo meno bene, la squadra deve capire che non sempre si può giocare bene e vincere, a volte bisogna vincere anche quando si gioca male. Il mister fa parte del gruppo, i giocatori devono fare di più per diventare un gruppo fatto di leader. Il mercato? Qui ci sono 13-14 giocatori che hanno vinto la Serie B, dimostrando attaccamento alla società e ai tifosi, non ce lo dimentichiamo. Abbiamo quindi deciso di andare avanti con gran parte di loro. Il percorso dice che ora siamo indietro, ma penso che bisogna andare avanti. Parlare di mercato oggi è troppo presto, durante il mercato se ci saranno delle correzioni battaglierò per fare del mio meglio per intervenire se ci fosse da farlo. Serve tempo. Società, mister e giocatori devono fare di più".
Continua Antonelli: "Tutte le partite sono decisive, dobbiamo battagliare per fare punti. Qualche partita è stata più positiva rispetto ad altre, ma dobbiamo capire che i punti sono importanti. Atteggiamento in campo? Io parlo della volontà di fare di più rispetto a quanto è richiesto dal livello in Serie A. Il nostro percorso è all'insegna dell'equilibrio, della condivisione dell'idea con l'allenatore. Non è cambiato niente rispetto a due mesi fa. Di Francesco blindato? Assolutamente sì".
Venezia, il punto sulla difesa e l'attacco
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Antonelli poi fa il punto sul reparto difensivo: "Idzes, Sverko, Altare e Svoboda sembrano giovani, ma sono nel pieno della loro forza. Le valutazioni sono sia economiche che sul numero di difensori disponibili. Ho preferito investire dove non avevamo giocatori. Come con Nicolussi, Duncan e Doumbia in mediana. Mancavano giocatori di qualità, abbiamo investito su Oristanio e Yeboah. Dietro, una volta rinnovato Svoboda, numericamente eravamo in 4. Schingtienne era un giovane da far crescere. Non credo nel mercato degli svincolati, se un giocatore è svincolato allora un motivo c'è".
Sulla situazione di Gytkjaer, che alla fine è rimasto in maglia Venezia alla chiusura del mercato estivo: "E' stata una valutazione di fine mercato del Sassuolo che spingeva, lui è stato importante per noi e non ha accettato di andare".