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Quando Giovane Santana do Nascimento, classe 2003, ha messo piede per la prima volta sul terreno dello stadio Marcantonio Bentegodi di Verona pochi potevano immaginare quanto rapidamente avrebbe catturato l’attenzione dei tifosi. Nato a Santa Barbara d’Oeste, in Brasile, Giovane è un attaccante dal fisico imponente e dalla tecnica raffinata, capace di fondere forza, velocità e una sorprendente eleganza nel gesto atletico. Cresciuto nei settori giovanili del Red Bull Brasil e del Capivariano, ha esordito tra i professionisti appena diciottenne, conquistando poi la ribalta nazionale con il Corinthians.
Con il suo piede sinistro elegante e le giocate spettacolari, Giovane non è solo un attaccante: è un piccolo spettacolo di tecnica e istinto, pronto a incantare il pubblico italiano. Oggi, con la maglia gialloblù, ha davanti a sé la possibilità di trasformare ogni partita in un’opera d’arte, di lasciare il segno e di far sognare Verona.Per conoscere meglio il giocatore e capire cosa lo rende così speciale, abbiamo contattato Joao Gonzales, stimato giornalista brasiliano di ESPN Brasil, che ci ha offerto il suo punto di vista esperto sul talento emergente.
Come hanno accolto i tifosi Giovane e quali sono le sue principali qualità?
"Giovane è arrivato al Corinthians, dal Capivariano, e i tifosi hanno subito creato grandi aspettative. Ha un buon fisico, una buona finalizzazione ed è un giocatore giovane e forte".
Quali difficoltà ha incontrato Giovane nel Corinthians?
"L’unico problema di Giovane ai tempi del Corinthians è stato che non è riuscito ad avere una buona continuità a causa della competitività della rosa. Le sue maggiori possibilità le ha avute nel 2024, quando ha giocato 21 partite e segnato due gol".
Ho letto che ci sono state polemiche in Brasile sulla cessione del ragazzo. Confermi?
"L’uscita dal Corinthians effettivamente è stata un po’ turbolenta, con alcuni che sostengono che Giovane abbia forzato la cessione".
Quali contributi e punti di forza può portare Giovane all’Hellas Verona?
"È un atleta che può dare molto all’Hellas Verona. Ha la capacità di mettersi in mostra rapidamente grazie alla sua tecnica, forza e velocità. Gli piace tentare conclusioni da fuori area e ha un tiro potente".
In alcuni movimenti di Giovane ho avuto la sensazione di un déjà-vu legato a Rivaldo: in alcune giocate mi è sembrato di rivedere il campione brasiliano. Cosa ne pensi?
"Sì, ha caratteristiche fisiche simili; il paragone estetico è appropriato".
Quali aspetti del gioco deve migliorare il classe 2003 per migliorare e magari puntare ad essere un top-player?
"Per diventare un giocatore di livello top, credo che Giovane debba migliorare la capacità di prendere decisioni durante le giocate, poiché a volte, per esempio, è un po’ troppo precipitoso nel tiro".
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