Ben dieci gol in stagione ed un quarto posto che lascia ben sperare per il futuro: Cristian Shpendi è uno dei protagonisti indiscussi di questa prima fase della stagione di Serie B. L'attaccante italo-albanese ha preso per mano il Cesena e ad oggi i risultati sono assolutamente positivi: la squadra bianconera viaggia nelle parti alte della classifica e la speranza e che da qui alla fine si possa puntare ad un risultato importante come la promozione.
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Cesena, Shpendi: “Nel 2022 il punto più basso da quando sono qui. Sento di dover dare tanto”
Certo, serve tempo ed applicazione, ma il Cesena ha dimostrato fino ad ora di aver un collettivo importante e calciatori che sono pronti a dare tutto per la maglia. Uno di questi è proprio Shpendi, legato visceralmente alla maglia bianconera, come chiarito anche nell'intervista rilasciata proprio in queste ore ai canali ufficiali della società romagnola.
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—"Indossare la maglia del Cesena è un motivo di orgoglio e di appartenenza, ogni volta che in spogliatoio mi metto quella maglia sento di dover dare tutto per questa città e per questi tifosi", ha detto Shpendi. L'attaccante della nazionale albanese fino a questo momento è stato uno dei protagonisti indiscussi, ed in casa Cesena c'è la sensazione che possa andare ancora molto di più di quanto visto fino a questo momento.
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"Segnare sotto la Curva Mara è ogni volta un’emozione nuova, indescrivibile. A fine partita cantiamo sempre ‘Romagna Mia’ che è l’essenza del Cesena, l’unione fra squadra, città e tifosi. Sento sempre la felicità e ogni volta è un’emozione fantastica intonarla sotto la curva", ha ancora detto l'attaccante.
Shpendi è poi tornato sul passato, rivelando quello che è stato il momento più brutto della sua esperienza con la maglia del Cesena: "Sono arrivato nel 2019 a Cesena, faccio due anni nel settore giovanile prima di approdare in prima squadra nel 2022 quando uscimmo malamente nei play off contro il Lecco. Forse è stato il punto più basso della mia avventura qui e da lì ho deciso di ripartire più forte perché mi sentivo in dovere di dare qualcosa in più a Cesena", l'ammissione di Shpendi.
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