A Genova il derby non si gioca solo sul campo. In vista del delicatissimo playout tra Sampdoria e Salernitana, in programma domenica 15 giugno al Ferraris e venerdì 20 all’Arechi, il clima tra le due sponde della città si fa rovente. E anche se i rossoblù genoani sono al sicuro in Serie A, i loro tifosi non hanno perso l’occasione per infilarsi – a modo loro – nella battaglia per la salvezza dei rivali.
Serie B
Sampdoria-Salernitana, biglietti con nomi fittizi: lo sfottò dei tifosi del Genoa


Sampdoria-Salernitana: il boom di vendite, i nomi fittizi
—Dopo l’ufficializzazione delle date da parte della Lega B, la Sampdoria ha messo in vendita i biglietti per la sfida d’andata. Prezzi popolarissimi per riempire lo stadio: 1 euro per gli abbonati, 2,50 per i ridotti, da 5 euro in su per gli altri settori. L’obiettivo era creare un’atmosfera caldissima a sostegno dei blucerchiati. Ma qualcosa è andato storto: nel giro di poche ore, si è registrato un boom anomalo di vendite.
Dietro la valanga di biglietti, c’erano i tifosi del Genoa. Un’operazione di sfottò architettata con una certa fantasia: sono stati acquistati centinaia di tagliandi utilizzando nomi finti o palesemente provocatori. Tra i “nuovi abbonati” del Ferraris spuntano identità improbabili come Massimo Ferrero, Michele Misseri, Alberto Stasi, Franco Scoglio, Diego Milito, Fabio Bazzani, Parte Lesa, Gabriele Gravina e persino Olly Balorda Nostalgia, cantante noto per la sua fede blucerchiata.
Un mix surreale di ex dirigenti, vecchie glorie, figure controverse e citazioni al limite del black humor: un sabotaggio simbolico architettato per lasciare lo stadio vuoto o quantomeno poco gremito, proprio in occasione del match più delicato della stagione per la Samp.

La risposta della Sampdoria: annullati i biglietti "troppo fantasiosi"
—La risposta della Sampdoria non si è fatta attendere: il club ha annunciato che annullerà tutti i biglietti intestati a nominativi evidentemente fittizi o provocatori. Resta però l’amaro in bocca per un clima che, ancora una volta, conferma quanto il derby della Lanterna – pur con le due squadre in categorie diverse – non conosca tregua. Nemmeno davanti a una sfida salvezza.
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