La conferenza stampa

Verona, Zanetti: “Nelle difficoltà si vedono gli uomini, dobbiamo ritornare a essere squadra”

Paolo Zanetti, Hellas Verona
Il tecnico del Verona Paolo Zanetti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara di domani contro la Roma.
Luca Paesano

Il Verona tornerà in campo domani pomeriggio, alle ore 18:00, per affrontare la Roma nel match valido per l'undicesima giornata di Serie A. Gli scaligeri non se la passano affatto bene e sono reduci dalla sesta sconfitta nelle ultime 7 partite di campionato. Un trend decisamente negativo, che Paolo Zanetti ha il dovere di invertire al più presto. Il tecnico si è espresso così in conferenza stampa sul delicato momento che sta attraversando la squadra.

Paolo Zanetti, Hellas Verona

Verona-Roma, Zanetti in conferenza stampa

—  

"Tutti uniti per la Serie A? Uno slogan giusto, ma che ci serve solo per uscire da questo momento - ha esordito Zanetti in conferenza stampa. Il campionato è lungo e abbiamo una posizione più che dignitosa, che è frutto del lavoro che abbiamo fatto da inizio stagione ad oggi. In questo momento sembriamo essere solo consci dei nostri difetti ma serve lottare, aggredire l'avversario, perché è l'unica cosa che serve fare".

Sulle ultime sconfitte: "Chi è più squadra e chi ha più nervi saldi riesce a superare questi momenti per poi arrivare in fondo. In questo trittico di gare la prestazione con il Monza è stata buona, a Bergamo un disastro poi a Lecce c'è stata una reazione in parte, non quella che avrei voluto. Abbiamo avuto una reazione di paura e non mi è piaciuto".

Il Monza supera 3-0 l'Hellas Verona

E poi, sulla presenza/assenza di leader all'interno dello spogliatoio: "Questa squadra è particolare, ha dei leader tecnici che forse non sono anche dei leader caratteriali. Poi l'unica cosa che conta è l'Hellas: in questo momento c'è bisogno che siano tutti leader. Bisogna imparare a voler bene al Verona. Ma non a parole, bensì con l'atteggiamento in campo. Bisogna ritrovare velocemente il concetto di squadra".

Così, invece, il tecnico si è espresso su alcuni errori che sono costati caro nelle ultime uscite: "Di errori ne faremo sempre, bisogna lottare per la salvezza perché questa è la realtà, anche se una partenza ottima ci aveva fatto pensare all'idea di poter stazionare in una posizione di classifica migliore. Se siamo arrivati a questo punto la colpa è esclusivamente nostra ma adesso si vedono gli uomini. Dobbiamo lottare tutti insieme facendoci anche trascinare dalla magia del Bentegodi che è la miglior medicina che ci possa essere. Le parole oggi stanno a zero".

Su un'idea di calcio troppo ambiziosa: "L'idea è stata ambiziosa perché io sono ambizioso e perché sono in un grande club. Prima o poi bisogna cercare di portare questo club più in alto. 13 goal segnati non sono pochi, ma ne abbiamo presi 22. I nostri migliori giocatori sono quelli offensivi. Tengstedt sta segnando, Kastanos anche, Lazovic ha fatto quattro assist, Sarr e Lambourde sono entrati e hanno segnato. Ora abbiamo dato l'idea di non avere una grande solidità perché il problema non sono gli attaccanti, ma è sempre una questione di equilibrio. Bisogna anche vedere come abbiamo preso questi gol, che spesso sono arrivati da situazioni assurde. Poi Dawidowicz e Frese sono due titolari della nostra difesa e gli unici due clean sheet li abbiamo trovati con loro in campo. Se adesso diventiamo ibridi non va bene, bisogna cercare di dare continuità alla squadra".

tengstedt verona
tutte le notizie di