Il Verona tornerà in campo domani pomeriggio, alle ore 18:00, per affrontare la Roma nel match valido per l'undicesima giornata di Serie A. Gli scaligeri non se la passano affatto bene e sono reduci dalla sesta sconfitta nelle ultime 7 partite di campionato. Un trend decisamente negativo, che Paolo Zanetti ha il dovere di invertire al più presto. Il tecnico si è espresso così in conferenza stampa sul delicato momento che sta attraversando la squadra.
La conferenza stampa
Verona, Zanetti: “Nelle difficoltà si vedono gli uomini, dobbiamo ritornare a essere squadra”
Verona-Roma, Zanetti in conferenza stampa
—"Tutti uniti per la Serie A? Uno slogan giusto, ma che ci serve solo per uscire da questo momento - ha esordito Zanetti in conferenza stampa. Il campionato è lungo e abbiamo una posizione più che dignitosa, che è frutto del lavoro che abbiamo fatto da inizio stagione ad oggi. In questo momento sembriamo essere solo consci dei nostri difetti ma serve lottare, aggredire l'avversario, perché è l'unica cosa che serve fare".
Sulle ultime sconfitte: "Chi è più squadra e chi ha più nervi saldi riesce a superare questi momenti per poi arrivare in fondo. In questo trittico di gare la prestazione con il Monza è stata buona, a Bergamo un disastro poi a Lecce c'è stata una reazione in parte, non quella che avrei voluto. Abbiamo avuto una reazione di paura e non mi è piaciuto".
E poi, sulla presenza/assenza di leader all'interno dello spogliatoio: "Questa squadra è particolare, ha dei leader tecnici che forse non sono anche dei leader caratteriali. Poi l'unica cosa che conta è l'Hellas: in questo momento c'è bisogno che siano tutti leader. Bisogna imparare a voler bene al Verona. Ma non a parole, bensì con l'atteggiamento in campo. Bisogna ritrovare velocemente il concetto di squadra".
Così, invece, il tecnico si è espresso su alcuni errori che sono costati caro nelle ultime uscite: "Di errori ne faremo sempre, bisogna lottare per la salvezza perché questa è la realtà, anche se una partenza ottima ci aveva fatto pensare all'idea di poter stazionare in una posizione di classifica migliore. Se siamo arrivati a questo punto la colpa è esclusivamente nostra ma adesso si vedono gli uomini. Dobbiamo lottare tutti insieme facendoci anche trascinare dalla magia del Bentegodi che è la miglior medicina che ci possa essere. Le parole oggi stanno a zero".
Su un'idea di calcio troppo ambiziosa: "L'idea è stata ambiziosa perché io sono ambizioso e perché sono in un grande club. Prima o poi bisogna cercare di portare questo club più in alto. 13 goal segnati non sono pochi, ma ne abbiamo presi 22. I nostri migliori giocatori sono quelli offensivi. Tengstedt sta segnando, Kastanos anche, Lazovic ha fatto quattro assist, Sarr e Lambourde sono entrati e hanno segnato. Ora abbiamo dato l'idea di non avere una grande solidità perché il problema non sono gli attaccanti, ma è sempre una questione di equilibrio. Bisogna anche vedere come abbiamo preso questi gol, che spesso sono arrivati da situazioni assurde. Poi Dawidowicz e Frese sono due titolari della nostra difesa e gli unici due clean sheet li abbiamo trovati con loro in campo. Se adesso diventiamo ibridi non va bene, bisogna cercare di dare continuità alla squadra".
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