L'ex calciatore brasiliano e leggenda del calcio Zico ha rilasciato un'intervista al Messaggero Veneto in cui ha parlato degli anni trascorsi a Udine, del calcio moderno e della nazionale italiana. L'Italia ha mancato la qualificazione al più importante torneo internazionale al mondo due volte consecutivamente, ma è una situazione che per l'ex Udinese non dovrebbe neanche esistere.
L'intervista
Zico senza giri di parole: “L’Italia non è l’Andorra, deve partecipare di diritto al Mondiale”

Le parole di Zico sull'Italia
—Zico ha diviso la sua carriera tra Brasile e Italia, rispettivamente la prima e la seconda (a pari merito con la Germania) dell'albo d'oro dei Mondiali di calcio. Trattandosi di traguardi molto importanti, per l'ex centrocampista dovrebbero avere accesso diretto alle nuove edizioni del torneo: "Io credo che le nazionali che hanno fatto la storia debbano partecipare di diritto a un Mondiale. L'Italia non può contare come Andorra e il Brasile non può contare come la Bolivia".

L'unica squadra europea in cui ha giocato è l'Udinese, per cui ha sempre buone parole: "Ho trascorso solo due anni a Udine, ma sono stati molto importanti per me. Ho ricevuto tanto amore dai tifosi e dalla città. L'Udinese più bella da vedere negli ultimi anni è stata quella con Di Natale e Quagliarella in attacco con D'Agostino regista. Antonio è stato un grande a livello di numeri sia come qualità sia come quantità".
Conclude, infine, con una riflessione sul calcio di oggi: "È cambiato tutto. I calciatori vivono in un altro mondo e la colpa è dei social. La relazione con tifosi e stampa è completamente diversa. Stanno chiusi nelle loro stanze e comunicano solo attraverso i social. Io continuo a vivere una vita normale. Non ho guardie del corpo al seguito e viaggio con voli di linea. Questa è libertà per me. Oggi i calciatori invece usano jet privati".
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