Una vita passata a dare calci ad una palla ma, soprattutto, a giocare partite contro un avversario molto forte. Ovvero se stesso. È la storia di Gary Medel. L'ex giocatore dell'Inter, attualmente all'Universidad Catolica, ha aperto il suo cuore in un podcast: ha parlato degli eccessi della sua adolescenza, del giorno in cui è stato fermato dalla polizia e del presente di suo padre, nel bel mezzo della riabilitazione dalla dipendenza.
I momenti drammatici
Inter, l’ex Gary Medel si racconta: la sua lotta con l’alcolismo e il dramma con il padre


Gary Medel, la sua vita tra i problemi col padre e l'alcol: "Bevevo per ubriacarmi"
—Dagli esordi con il Siviglia alle stagioni alla Scala del calcio in maglia neroazzurra, il ritorno al Boca Juniors, l'approdo in patria all'Universidade Catolica e. soprattutto, le due Coppe America con il suo Cile nel 2015 e nel 2016. Una carriera calcistica memorabile quella di Gary Medel. Purtroppo non si può dire lo stesso per la vita privata. In un'intervista rilasciata a TycSport, il classe '87 ha raccontato della sua infanzia difficile caratterizzata dai litigi con il padre e dalla sua caduta nell'alcolismo.
Senza nascondersi, ha spiegato che l'ambiente in cui viveva ha influenzato questa abitudine: viveva con gli amici e bere era un'abitudine quotidiana, cosa che lo ha messo nell'occhio del ciclone. Uno dei momenti più difficili arrivò a 18 anni, quando fu arrestato dai Carabinieri a Bellavista, in stato di ebbrezza. Il caso fu riportato su tutti i media cileni e lui stesso lo rese pubblico. "Da quel giorno in poi, ho detto: non berrò mai più. E non l'ho mai fatto", ha rivelato.
Nella stessa intervista, Medel ha affrontato anche un argomento molto più intimo: la lotta contro la dipendenza del padre. "Aveva problemi di droga, ho dovuto ricoverarlo e lo stiamo aiutando", ha detto. Il cileno ha sottolineato che suo padre è in cura da un anno e che la famiglia è impegnata nella sua guarigione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202505/f9a435fe2e68319df30ac4aa63a52bc4.jpg)