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Tra Italia e Armenia si gioca il derby tra presente e futuro della Roma

YEREVAN, ARMENIA - SEPTEMBER 04:  Stephan El Shaarawy of Italy departs to Armenia on September 4, 2019 in Yerevan, Armenia.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Da Roma c'è chi parte e chi arriva. A Yerevan in Italia-Armenia potrebbero incrociarsi il passato e il presente dei giallorossi. El Shaarawy, in ballottaggio con Bernardeschi, sarebbe atteso dall'esame Mkhitaryan.

Emanuele Landi

di Emanuele Landi –

Stephan El Shaarawy durante l’estate ha salutato Roma in direzione Shanghai Shenhua. Henrikh Mkhitaryan, invece, nell’ultimo giorno di mercato è sbarcato nel mondo giallorosso dopo l’avventura all’Arsenal giunta ai titoli di coda. Una volta partito il Faraone sembrava Perotti il designato titolare come esterno sinistro d’attacco dopo i problemi della scorsa annata. El Monito, però, si è infortunato proprio all’alba della nuova stagione, alla prima contro il Genoa. Ai box per almeno due mesi l’argentino e la squadra di Fonseca necessitava di un nuovo innesto di qualità che all’occorrenza potesse giocare anche come esterno. Ecco spiegato l’arrivo del capitano dell’Armenia, abile nel giocare in tutti i ruoli a ridosso della punta. Giunto alla Roma, con la formula del prestito con diritto di riscatto, per coprire numericamente l’addio di El Shaarawy e i due ora potrebbero incrociarsi in campo.

Dopo, infatti, non essersi potuti incrociare a Fiumicino visto il lasso temporale che ha diviso le due operazioni, l’armeno e l’italo-egiziano ora potrebbero stringersi la mano a Yerevan. Oggi, del resto, è in programma la gara tra Armenia ed Italia. Il match è valido per la quinta giornata nel gruppo J per le qualificazioni ad Euro 2020. Gli azzurri di Roberto Mancini, primi nel girone a punteggio pieno, saranno di scena al Republican Stadium loco nella capitale dell’Armenia. I padroni di casa, forti delle ultime due gare vinte, sono a 6 punti e mirano al secondo posto, attualmente occupato dalla Finlandia a quota 9 prossima avversaria dell’Italia. La gara è in programma alle ore 18 in diretta su Rai 1 e potrebbe riservare uno strano destino incrociato tra il passato e il futuro della Roma.

L’infortunio di Lorenzo Insigne, infatti, ha aperto l’unico ballottaggio nell’undici dell’Italia. Per sostituire il “Magnifico” se la giocano Bernardeschi ed El Shaarawy. Al momento sembra favorito lo juventino che nella gestione Mancini, finora, ha fatto vedere grandi cose. Il Faraone, invece, sembra leggermente indietro nelle gerarchie visto anche il suo addio verso un campionato meno allenante. La forma, però, potrebbe essere una componente decisiva. Nelle ultime prestazioni El Sha ha trascinato lo Shanghai Shenhua verso la finale di Coppa di Cina. Berna, invece, ha giocato solo pochi minuti in questo scorcio di campionato. A proposito della condizione fisica, Mancini si è espresso così in conferenza sottolineando i pericoli della gara contro una squadra che non è solo Mkhitaryan: “L'Armenia non è da sottovalutare. Sono più avanti di noi dal punto di vista fisico. Hanno giocato bene in Grecia e l'Italia ha sempre faticato qui”.

Occhio alla penna, quindi, contro i rosso-blu-arancio. Gli armeni forti anche del pubblico casalingo proveranno a fare lo sgambetto all’Italia che ha già sofferto negli ultimi precedenti. La gara vinta a Yerevan nell’ottobre 2012 per 3-1 fu particolarmente sofferta con l’attuale miglior marcatore armeno autore del gol del momentaneo pari. Il 2-2 di Napoli, appena un anno dopo, invece, evitò la possibilità agli azzurri di essere teste di serie nel mondiale di Brasile 2014 finito proprio dopo i gironi. Attenzione, quindi, agli armeni cari azzurri e occhio al possibile “derby” in salsa romana. Tutte le strade portano a Roma ma poi ci si allontana e magari ci si ritrova lontani dalla capitale.

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