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Un Comandante da derby? L’argentino Fazio fra De Rossi e la Lazio…

L’argentino con nonni italiani ha parlato a DAZN prima di Roma-Genoa, svelando che da piccolo tifava Boca e giocava centravanti

Davide Capano

In vista dell’esordio in campionato della Roma contro il Genoa, Federico Fazio ha parlato ai microfoni di DAZN, toccando vari temi, esperienza di De Rossi al Boca Juniors compresa. Di seguito le sue parole.

“Sul rinnovo? Sono molto contento di rinnovare con la Roma. Dal primo giorno che sono arrivato mi sono trovato bene con la squadra, con la gente che lavora qui, con la città, con i tifosi. In campo sarà la mia quarta stagione. Sono uno che lavora ogni giorno e credo sia possibile continuare qui perché mi trovo benissimo. Cosa sta cambiando a Trigoria? È importante quello che si percepisce, la positività. A chi è arrivato dobbiamo far capire cosa significa questo club. Abbiamo un bel gruppo. Penso che sarà una grande stagione. Fonseca è un grande allenatore, giovane, con voglia ed esperienza. È bravissimo anche come persona fuori dal campo, parla con tutti. Quello che trasmette è importantissimo. Se impostare da dietro può aiutarmi? Mi piace tanto in questo modo. Mi piace avere la palla, controllare la partita e essere aggressivi quando non l’abbiamo. Questo è un sistema che mi piace molto. Come mi preparo per un calcio piazzato? Abbiamo delle giocate preparate a palla ferma, però poi ci sta che la palla arrivi. La scorsa stagione ho segnato due o tre gol non di testa. Aver giocato da centravanti mi permette di arrivare quel secondo prima. A che difensore mi ispiravo da piccolo? Da piccolo non mi ispiravo a un difensore perché giocavo attaccante, ma poi ho deciso di diventare un centrale vedendo quello che faceva in campo Samuel, che giocava nel Boca, la squadra per cui tifavo: ero fissato col suo modo di giocare. Se ho detto qualcosa a De Rossi per la sua esperienza in Argentina? Sento spesso De Rossi, è molto contento: alla sua età non era facile provare una nuova avventura come questa. Per l’orario è difficile seguire il calcio argentino, ma ora ci provo perché ci gioca lui. La mia esperienza? Ho avuto la fortuna di giocare in Europa con giocatori che da ragazzino mi davano l’esempio. A Siviglia poi sono stato capitano di quello squadra e sono maturato, sono diventato un leader. Quello me lo porto dietro anche ora, voglio essere un esempio per i più giovani e guidarli sul giusto cammino”. Parola del Comandante giallorosso, che spera di replicare il gol nel derby d’andata dello scorso campionato il prossimo 1 settembre. Quel giorno si gioca pure River-Boca...  

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