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La Storia butta l’occhio ancora una volta sul Monumental: torna River-Boca in Libertadores!

BUENOS AIRES, ARGENTINA - SEPTEMBER 01: Lucas Pratto of River Plate fights for the ball with Daniele De Rossi of Boca Juniors  during a match between River Plate and Boca Juniors as part of Superliga 2019/20 at Estadio Monumental Antonio Vespucio Liberti on September 1, 2019 in Buenos Aires, Argentina. (Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)

Questa notte alle 2.30 River-Boca di Libertadores su DAZN davanti ai 70mila del Monumental. Si scrive un altro capitolo di un romanzo senza eguali nel mondo del calcio: il numero 250!

Davide Capano

Neanche dieci mesi dopo la storica e rocambolesca finale iniziata alla Bombonera e terminata a Madrid, River Plate e Boca Juniors si riaffronteranno nella notte (ore 2.30, diretta esclusiva su DAZN) al Monumental per l’andata della semifinale di Copa Libertadores. Ritorno il 22 ottobre in casa xeneize.

Anche se stavolta non c’è in palio il titolo, gli uomini Marcelo Gallardo affrontano la sfida come fosse la più importante dell’anno, con l’obiettivo di prendere un biglietto per Santiago del Cile e confermarsi di nuovo campioni. Dall’altra parte, la squadra di Gustavo Alfaro arriva in un buon momento e i tifosi sperano di prendersi una piccola “rivincita”, dopo la Grande Delusione del dicembre 2018.

Le controversie però, come in ogni Superclásico, sono all’ordine del giorno. Discussioni per le designazioni arbitrali, speculazioni sull’uso del VAR in casi precedenti e reciproche accuse di voler trarre vantaggi extra-sportivi, crescono con l’avvicinarsi dell’inizio della sfida.

Sul campo si sfidano la costante aggressività e pressione del River contro l’ordine difensivo del Boca, in quello che promette di essere un interessante scontro di stili.

Per quanto riguarda la sicurezza, tenendo conto del contesto, è stato organizzato un gruppo operativo per il match del Monumental: ci saranno circa 2mila agenti (1.200 poliziotti e 750 impiegati della sicurezza privata) e il pullman ospite, sorvegliato lungo il suo percorso, sarà schermato in modo che il vetro possa resistere all’impatto di qualsiasi oggetto lanciato contro di esso.

Come è successo nel derby del primo settembre di Superliga, ci saranno molte strade deviate e restrizioni al pubblico nel circolare per il quartiere fino a quando il Boca non avrà raggiunto lo stadio dei Millonarios.

I biglietti sono stati venduti solo per i tifosi di casa e sono esauriti, con un incasso record di 120 milioni di pesos (quasi due milioni di euro!). Le 70mila persone presenti vorranno, questa volta, vivere una festa del calcio argentino e sudamericano.

Curiosità? La scorsa settimana, nel quartiere del River è apparso un pasacalle, uno di quegli striscioni stesi sulla strada fra un lampione e un albero che di solito recano messaggi d’auguri o d’amore. Era indirizzato a una certa Paola, lo firmava un tale Roberto. Diceva così: “Pao, scambierei la Coppa per un altro tuo bacio. Rober”. Il pasacalle è diventato virale, suscitando l’indignazione dei tifosi del River per l’eretica proposta. Due giorni dopo ne è apparso un altro nei pressi del Monumental. Lo firmava Paola, indirizzato a Roberto: “Rober: anche Tevez voleva scambiare tutti i suoi titoli per l’ultima Libertadores e come te sta ancora piangendo. Pao”. Odi et amo. Neanche Catullo sarebbe in grado di definire le sensazioni che genera il derby di Buenos Aires. Forse parlerebbe di romanzo senza eguali nel mondo del calcio.

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