ESCLUSIVA Lazio-Roma, Pancaro: “Rovella una colonna, Dovbyk mi piace molto”
ESCLUSIVA Lazio-Roma, Pancaro: “Rovella una colonna, Dovbyk mi piace molto”
Un viaggio in esclusiva tra i ricordi dei derby del passato in vista di quello di domenica
Stefano Sorce
Nel calcio, ci sono partite che vanno oltre la semplice somma di novanta minuti, Lazio-Roma è una di queste. Gare che si portano dietro emozioni, rivalità, storia e orgoglio. Il derby della Capitale è una di queste, e chi lo ha vissuto da protagonista sa bene cosa significa portare quella maglia in una serata così carica di tensione e significati. Domenica 13 aprile, alle ore 20,45 allo stadio Olimpico, biancocelesti e giallorossi sono pronti a darsi battaglia.
GiuseppePancaro, ex terzino della Lazio e protagonista di tanti derby all’Olimpico, ci ha raccontato in esclusiva la sua visione in vista della stracittadina di domenica, analizzando lo stato di forma delle due squadre, i possibili protagonisti e l’effetto della sfida europea sul cammino biancoceleste. Un’intervista ricca, sincera e appassionata, che ci regala uno sguardo privilegiato su uno degli appuntamenti più attesi dell’anno calcistico romano.
Alla luce della sfida della Lazio di Europa League contro il Bodo Glimt, pensi che possa avere un impatto sul derby di domenica contro la Roma? In che misura una competizione europea può influire sulla preparazione mentale e fisica per una gara così delicata?"
"Aver giocato giovedì, per la mia esperienza, incide più da un punto di vista mentale che fisico. Al netto della trasferta e del lungo viaggio, la sconfitta della Lazio per 2-0 contro una squadra nettamente superiore potrebbe lasciare qualche strascico negativo soprattutto in vista di Lazio-Roma. Da questo punto di vista, la squadra di Baroni, dai giocatori all’allenatore, dovrà essere molto brava a resettare e ripartire, proprio dal derby. Anche perché, considerando l’importanza di questa partita, una buona prestazione potrebbe rilanciare la squadra anche in vista del ritorno, dove, secondo me, ci sono ancora possibilità concrete di ribaltare il risultato".
Lazio e Roma arrivano al derby con situazioni e dinamiche diverse. Secondo te, quale delle due squadre parte coi favori del pronostico e quali sono gli aspetti che potrebbero decidere la gara?"
"Penso sia ormai risaputo che nel derby non esistano squadre favorite. È una partita che fa storia a sé, dove i valori spesso si azzerano".
Da terzino a terzini: la Lazio dispone di diversi terzini di qualità come Marusic, Lazzari, Nuno Tavares e Luca Pellegrini. Come valuti la loro stagione fin qui e quale pensi possa essere il contributo più importante che ciascuno di loro dà alla squadra?"
"Per quanto riguarda i terzini della Lazio, credo siano tutti validi, ognuno con le proprie caratteristiche. Forse Marusic è il più completo tra loro, ma in generale la Lazio in quel ruolo è ben coperta e può contare su ottimi giocatori".
Occhi puntati sui singoli di Lazio-Roma e chi può fare la differenza
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Nicolò Rovella sta vivendo una stagione importante con la Lazio. Che opinione ti sei fatto del suo rendimento e del suo adattamento al gioco di Baroni Può essere un elemento chiave per la squadra nelle prossime settimane?"
"Sono d'accordo: Rovella sta disputando un grande campionato e credo possa diventare tranquillamente una delle colonne portanti della Lazio del futuro".
Gustav Isaksen e Mattia Zaccagni stanno emergendo come protagonisti offensivi della Lazio. Qual è la tua analisi sul loro rendimento in questo campionato e cosa li rende così determinanti per il gioco della squadra?"
"Anche Isaksen e Zaccagni, come Rovella, stanno facendo molto bene. Sono due giocatori che apprezzo particolarmente: forti nel dribbling, abili nell’uno contro uno e capaci di creare superiorità numerica. Riescono a dare strappi importanti e, col passare dei minuti, emerge la loro notevole capacità aerobica. Sono senza dubbio due elementi decisivi nel sistema di gioco della Lazio".
Il focus sui punti di forza delle due squadre
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Guardando al reparto offensivo della Lazio, come valuti l’equilibrio tra esperienza e freschezza in attacco? Ritieni che in estate ci sia bisogno di un intervento sul mercato per potenziare l’attacco, o la squadra sta facendo bene così?"
"Credo che questa squadra, in questa stagione, stia rendendo al massimo rispetto al potenziale che ha. È chiaro che, se l’obiettivo è tornare a competere per i primissimi posti, sarà necessario investire su qualche giocatore di livello superiore".
Giuseppe, qual è il tuo giudizio sul lavoro di Claudio Ranieri alla guida della Roma? Quali sono, secondo te, gli aspetti più positivi che sta riuscendo a trasmettere alla squadra e dove potrebbe ancora migliorare?"
"Penso che Ranieri sia un allenatore molto pragmatico. L’aspetto positivo è sicuramente legato al fatto che, quando si subentra in una stagione iniziata male, non è mai semplice rimettere le cose a posto. Da questo punto di vista, lui è stato molto bravo, e i risultati sono lì a dimostrarlo".
In Lazio-Roma, quali sono gli aspetti del gioco della Roma che la squadra di Baroni deve temere maggiormente? Quali giocatori o caratteristiche potrebbero fare la differenza in questa partita?"
"Per quanto riguarda Lazio-Roma, secondo me la squadra di Baroni dovrà temere soprattutto le ripartenze della Roma. Immagino che la Roma adotterà un atteggiamento attendista, come già visto nelle ultime uscite. Sarà quindi fondamentale non concedere campo in transizione e prestare particolare attenzione alle palle inattive, situazione in cui la Roma sa essere molto pericolosa".
Come valuti la stagione di Artem Dovbyk finora? Sta riuscendo a integrarsi nel gioco della Roma e a esprimere il suo potenziale? Ti aspettavi di più?"
"A me Dovbyk è un attaccante che piace molto. Quest’anno ha avuto un rendimento un po’ altalenante, ma le sue grandi potenzialità sono evidenti".
Tu che hai vissuto in prima persona tanti Lazio-Roma, quali ricordi hai di quelle sfide? Ce n'è uno in particolare che ti è rimasto impresso e che ricordi con maggiore soddisfazione?"
"Il derby che ricordo con maggiore soddisfazione non è uno in particolare, ma l’anno in cui siamo riusciti a vincerne quattro consecutivi: due in campionato e due in Coppa Italia. Un risultato storico, mai accaduto prima e che non si è più ripetuto. Quel filotto di vittorie resta per me il ricordo più bello legato al derby".
Nel corso della tua carriera, quale giocatore o avversario consideravi il più temibile nei derby? C'era qualcuno che ti metteva particolarmente in difficoltà in quelle partite così intense?"
"In quegli anni, la Roma aveva tantissimi campioni, quindi è difficile sceglierne uno solo. C’erano giocatori come Totti, Delvecchio, Montella, Batistuta. Tutti forti, tutti estremamente pericolosi".
Infine, che pronostico ti senti di fare per il derby Lazio-Roma? Quali sono i fattori che potrebbero determinare il risultato finale?
"Come dicevo prima, è impossibile fare un pronostico per il derby. È una partita imprevedibile. Quello che mi auguro, ovviamente, è che la Lazio possa vincerlo, perché sarebbe una spinta fondamentale anche in vista della sfida di giovedì in EuropaLeague. Ribaltare il risultato e raggiungere una semifinale europea dopo tanti anni sarebbe qualcosa di straordinario".