ESCLUSIVA

Derby della Capitale, Cappioli: “Spero vinca la Roma. Ranieri? Lui e Mazzone i miei padri calcistici”

Massimiliano Cappioli, ex calciatore della Roma
A segno nel derby della stagione 1994-1995 sotto la Curva Sud, un'emozione scalfita nel cuore di Massimiliano Esposito che presenta la stracittadina capitolina in esclusiva ai nostri microfoni
Vincenzo Bellino
Vincenzo Bellino Redattore 

Per chi è cresciuto nella Capitale con il giallorosso nel cuore, il derby Lazio-Roma è un battito che accelera, un sogno che si rincorre fin da bambini, un’emozione che non si dimentica. Massimiliano Cappioli, romano, romanista ed ex centrocampista della Magica, il derby l’ha vissuto davvero, fino in fondo. Non solo da protagonista, ma da eroe sotto la Curva Sud, segnando in quella che per lui – e per tanti – resta la partita delle partite.

"Ho segnato sotto la Sud, ho vissuto il sogno", ci racconta con la voce ancora piena di emozione. C’è tutta la passione di una vita in quelle parole. E nella sua esclusiva ai nostri microfoni, Cappioli ci riporta indietro nel tempo, manda un dolce pensiero a mister Mazzone e ricorda il percorso a Cagliari con mister Ranieri. Un tuffo nel passato intrecciato a uno sguardo lucido sul presente, in vista di un derby che potrebbe rappresentare uno spartiacque decisivo nella corsa Champions per entrambe le squadre della Capitale.

Per un ex giocatore della Roma come Te, romano e romanista, che cosa rappresenta il derby contro la Lazio?

"È il sogno di ogni romano, il sogno di chi cresce con la Roma nel cuore: vivere e magari decidere un derby. Io ci sono riuscito, ho anche segnato sotto la Curva Sud. Penso sia il desiderio di ogni bambino romanista arrivare fin lì. Io il mio sogno l’ho realizzato, è stato qualcosa di stupendo".

Massimiliano Cappioli

Il gol nel derby della stagione 1994-95: cosa ricordi di quella giornata?

"È stato bellissimo, emozionante, indimenticabile. Il mio pensiero va subito a Mazzone: aveva un modo tutto suo di preparare le partite, era particolare, coinvolgente. È grazie alla sua grinta se abbiamo vinto quel derby. Quando ci penso, penso a lui".

Carlo Mazzone ai tempi della Roma

A Roma, ma in generale in tutte le squadre che ha allenato, è stato un personaggio particolare: che ricordi hai di Mazzone, che cosa ti ha dato e cosa ti ha lasciato?

"Mazzone e Ranieri sono stati gli allenatori più importanti per me. Ranieri mi ha lanciato nel grande calcio, mentre Mazzone mi ha confermato. Ho ricordi stupendi con entrambi. Con Mazzone abbiamo vissuto cinque anni bellissimi, fino alla semifinale di Coppa UEFA con l’Inter".

Hai citato Ranieri, che hai avuto a Cagliari. Che rapporto avevi con lui?

"Con Ranieri ho avuto un rapporto stupendo. Tutti dicevano che Mazzone era come un padre, ma per me lo era anche Ranieri. Avevo troppi “papà” nel calcio! Con lui siamo passati dalla Serie C alla Serie A in due anni, è stato un percorso fantastico".

Derby della Capitale, Cappioli: “Spero vinca la Roma. Ranieri? Lui e Mazzone i miei padri calcistici”- immagine 4

Ranieri sorprende sempre, anche oggi continua a lasciare il segno.

"Sì, è un uomo pieno di sorprese, ancora oggi. È un allenatore esperto, che ha vissuto e vinto tanto. È arrivato a Roma con la tranquillità di chi sa come gestire la pressione. E i risultati si sono visti: siamo lì, vicinissimi alla Champions League. Sarà dura, ma ci proverà fino alla fine".

A proposito di Champions, il prossimo derby sarà determinante. La Roma ci arriva meglio, la Lazio è reduce dalla sconfitta in Europa League. Chi parte favorita?

"Da tifoso spero ovviamente che vinca la Roma. Il derby si vince dal primo minuto, non ci sono mezze misure. Tutti fanno pronostici, ma il derby è una partita a sé: lo vince chi attacca, chi non ha paura, chi sa rischiare e colpire. Il gol lo segna chi osa".

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Ranieri difficilmente tornerà sui suoi passi. Si è parlato di Fabregas e anche di Vieira come sostituti, tu chi vedresti bene sulla panchina della Roma?

"Fabregas ha detto che non viene. Vieira sta facendo giocare bene il Genoa, lo ha praticamente salvato. È un allenatore giovane, ma con un passato da grande calciatore. E questo conta. Era un centrocampista, e guarda caso i migliori allenatori del mondo sono ex centrocampisti.

A proposito di centrocampisti: ti è dispiaciuto per De Rossi? Aveva iniziato bene l’anno scorso, ma ha avuto poco tempo. Potrebbe tornare un giorno?

"Sì, mi è dispiaciuto. È giovane, ha tante idee. E come tutti, ha bisogno di tempo e anche di sbagliare per crescere. Secondo me sì, tornerà e sarà un grande allenatore".

Daniele De Rossi, ex giocatore ed ex allenatore della Roma

Nella prossima stagione la Roma ripartirà da zero con un nuovo allenatore. Si parla spesso del futuro di Pellegrini, tu a livello di giocatori, chi confermeresti? 

"Io confermerei chi sa giocare a calcio. Anche i difensori devono imparare a impostare come centrocampisti. Se iniziamo l’azione da dietro in modo semplice e sicuro, tutto diventa più fluido. Chi ha paura, chi si rifugia nel passaggio al portiere, non ci aiuta. Serve coraggio anche in difesa, per far partire bene l’azione".