Santos-Palmeiras, da Edmundo a Zè Roberto, passando per Zago, Keirrison e Assunçao: i doppi ex del Classico da Saudade
Il Clássico da Saudade, che oppone il Santos e il Palmeiras, è una delle rivalità più iconiche del calcio brasiliano. Questo scontro ha radici profonde nella storia del calcio paulista ed è stato esacerbato dal passaggio di alcuni giocatori tra le due squadre, scatenando spesso la rabbia dei tifosi e alimentando l'ostilità tra le tifoserie. Le bandiere che hanno cambiato colore hanno lasciato segni indelebili, rendendo ogni incontro una battaglia accesa tanto sul campo quanto sugli spalti.
Santos-Palmeiras: i doppi ex del Classico da Saudade
Edmundo
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Attaccante dal talento cristallino, caratterizzato da un carattere difficile che ha spesso limitato il rapporto con squadra e allenatori. Dopo l'esordio al Vasco da Gama, si affermò al Palmeiras, meritandosi la maglia della Seleção alla Copa América del 1993 e del 1995. Dopo esperienze in Brasile, si produce alla Fiorentina, dove il suo talento fu evidente, ma le liti con Trapattoni lo riportarono al Vasco. Nel 2000 passò al Santos, segnando 13 reti in campionato e riconquistando la Nazionale. Un breve ritorno in Italia con il Napoli non ebbe successo, e la sua carriera si concluse nel 2008 dopo varie avventure.
Marcos Assunção
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Centrocampista intelligente e dotato di grande visione di gioco , ha spesso compensato una lentezza eccessiva con la sua classe. Considerato uno dei migliori prospetti del calcio brasiliano, non è riuscito a mantenere tutte le promesse. Dopo gli inizi al Rio Branco, nel 1995 approdò al Santos, alternando campo e panchina per tre stagioni. Un prestito al Flamengo precedette il suo ritorno al Peixe, prima del trasferimento alla Roma, con cui vinse lo storico scudetto del 2001. Dopo cinque anni dal pilastro del Betis Siviglia, giocò negli Emirati Arabi e tornò in Brasile, prima al Grêmio Prudente e poi al Palmeiras. Qui rimase tre anni, vivendo però la retrocessione in Serie B del 2012 da Capitano. Una bella stagione tornò brevemente al Santos prima di un lungo girovagare che culminò nel suo ritiro nel 2016.
Zé Roberto
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Esterno straordinario, dotato di tecnica e velocità , iniziò al Portuguesa e passò al Real Madrid, vincendo la Champions League. Dopo l'esperienza in Germania tra Bayer Leverkusen e Bayern Monaco, tornò al Santos, dove confermò la sua affidabilità. Ritornato al Bayern, vinse ancora prima di spostarsi ad Amburgo e infine al Grêmio. Incredibilmente, a 41 anni firmò col Palmeiras, guidandolo come Capitano alla vittoria del Brasileirão 2016, il primo della sua carriera.
Carlos Zago
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Difensore centrale grintoso e combattivo , si fece notare al San Paolo e dopo una breve esperienza in Spagna tornò al Palmeiras, vincendo due campionati. Passò poi alla Roma, dove contribuì alla vittoria dello Scudetto del 2001, pur mostrando a volte troppa irruenza. Dopo un'esperienza in Turchia, tornò al Santos per chiudere la carriera nel 2007.
Keirrison
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Promessa mancata del calcio brasiliano, Keirrison era tecnico e rapido , ma non mantenne le aspettative. Dopo i tanti gol al Coritiba, esplose al Palmeiras, attirando l'attenzione del Barcellona. Prestato al Benfica, deluse e passò alla Fiorentina, dove non brillò. Tornato in Brasile al Santos, vinse Paulistão e Libertadores da riserva dietro Neymar. Non riscattato, iniziò un declino che lo portò tra piccole realtà prima del ritiro.