0-2 giallorosso in un San Vito-Marulla gremito

Cosenza-Catanzaro, il derby è la fotocopia dell’andata: in gol Iemmello e Biasci

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Era dal 22 ottobre 1989 che Lupi e Aquile non giocavano in B a Cosenza. A decidere la gara sono il 9 giallorosso, catanzarese doc, e il numero 28 entrato nella ripresa. I silani, in 10 nel finale, restano a 33 punti, mentre gli ospiti volano a 48
Redazione Derby Derby Derby

La Calabria si ferma per un derby da tutto esaurito al San Vito-Marulla. Cosenza e Catanzaro si affrontano in un match attesissimo tra due formazioni che possano mettere nel mirino i playoff per la Serie A.

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In classifica i giallorossi, reduci da sei risultati utili di fila, sono scesi in campo davanti di 12 punti rispetto ai rossoblù, che hanno perso l’ultima tra le mura amiche con la Sampdoria e pareggiato nel turno infrasettimanale a Parma.

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Le formazioni ufficiali

Nel team cosentino mancano gli infortunati Martino, Meroni e Cimino, ma Caserta recupera Viviani e Zuccon, oltre a Fontanarosa, di rientro dalla squalifica. Tra gli ospiti, ad eccezione di Ghion, tutti gli effettivi di Vivarini sono a disposizione.

Il racconto

Una coreografia spettacolare quella di casa, mentre sono circa 800 i tifosi catanzaresi che hanno potuto avere accesso allo stadio bruzio.

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Nella splendida atmosfera del San Vito-Marulla, cornice da categoria superiore, la gara inizia e il derby di Gennaro Tutino, l'uomo più atteso tra i Lupi, dura meno di dieci minuti. Per noie muscolari, dopo essersi reso pericoloso al 3', è costretto a uscire. Al suo posto entra Forte. I rossoblù però giocano bene e Mazzocchi va due volte al tiro, il primo è respinto, il secondo è alto sopra la traversa. Al 26' l'assistente Cipressa cade e resta a terra dolorante. Pronto il quarto ufficiale Leonardo Mastrodomenico della sezione di Matera. Gioco fermo e sanitari in campo. Il guardalinee Cipressa deve lasciare il terreno di gioco in barella tra gli applausi di sostegno del pubblico. Si sospetta una grave lesione al ginocchio.

Si riprende dopo oltre 5 minuti di interruzione. E poco dopo, al 32', il catanzerese doc Pietro Iemmello, su assist dell'ex Situm, da centro area batte Micai e porta avanti gli uomini di Vincenzo Vivarini. Il numero 9 giallorosso, in gol all'andata e al ritorno, corre sotto il settore ospiti e festeggia il 50esimo complessivo con la maglia del Catanzaro. Dopo alcuni minuti di sbandamento, il Cosenza si rimette in carreggiata. Mazzocchi aggiusta la mira ma Fulignati vola ed evita il gol. Nel finale di frazione ci prova anche Forte, senza fortuna. Finisce 0-1 un primo tempo di grande intensità, dopo sette minuti di recupero e le ammonizioni a Petriccione, Mazzocchi e D'Orazio.

La ripresa vede un Cosenza arrembante, trascinato da un Antonucci particolarmente ispirato. È proprio lui che colpisce in pieno il palo, l'ennesimo della stagione dei silani. Successivamente ci provano anche Frabotta e Mazzocchi, senza fortuna. Al 69' episodio chiave: Fulignati esce con i pugni e si scontra con Mazzocchi, di spalle, la palla arriva a Calò che dal limite segna. L'arbitro però annulla per fallo sul portiere. Il match si spezza definitivamente in due a un quarto d'ora dalla fine: Venturi rimedia il secondo giallo e lascia il Cosenza in dieci uomini. I padroni di casa ci provano con grande generosità ma inevitabilmente scoprono il fianco e arriva il raddoppio di Tommaso Biasci, subentrato al fischiatissimo Iemmello e anche lui in rete all'andata e al ritorno. In pieno recupero arriva un rigore per il Catanzaro (fallo di mano di Camporese), ma Micai para il penalty. 37 anni dopo Massimo Palanca (peraltro subentrato dalla panchina), il Catanzaro torna a vincere a Cosenza. Sì, perché le Aquile non vincevano ai piedi della Sila dal 16 novembre 1986 quando i giallorossi vinsero 1-3 (con Tavola e la doppietta di Palanca dopo l’1-1 di Mirabelli). Nelle ultime 7 gare giocate a Cosenza, prima di oggi, le due squadre avevano sempre pareggiato.

 

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