Gyokeres beffa il Porto

Porto-Sporting Lisbona 2-2: Gyokeres rimonta i Dragões e avvicina il titolo

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Finisce in parità la super-sfida della 31ª giornata di Liga Portugal tra il Porto e lo Sporting Lisbona capolista. I Dragoes giocano un ottimo primo tempo, concluso sul punteggio di 2-0 grazie alle reti di Evanilson e Pepê, ma nella ripresa nei...
Vincenzo Bellino

Finisce in parità la super-sfida della 31ª giornata di Liga Portugal tra il Porto e lo Sporting Lisbona capolista. I Dragoes giocano un ottimo primo tempo, concluso sul punteggio di 2-0 grazie alle reti di Evanilson e Pepê, ma nella ripresa nei minuti conclusivi dell’incontro subiscono il ritorno dello Sporting che pareggia grazie al capocannoniere del campionato Viktor Gyokeres che in un minuto sigla una doppietta che gli permette di raggiungere quota 40 in stagione.

Porto-Sporting: non è O Clasico, ma…

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Porto-Sporting Lisbona non è una sfida paragonabile al derby di Lisbona tra Benfica e Sporting o al Clasico tra Porto e Benfica ma è un duello calcistico molto sentito in Portogallo per fede, classi sociali di appartenenza delle rispettive tifoserie e tradizioni. Il Porto è associato a una forte identità regionale, con radici profonde nella città di Porto e nella regione settentrionale del Portogallo, mentre lo Sporting Lisbona ha una storia più antica e una tradizione che risale ai primi anni del calcio portoghese, ha avuto un seguito più ampio tra le classi medio-alte e borghesi.

Una sfida “italiana”

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All’Estadio Do Dragao va in scena una sfida italiana perché tra i protagonisti troviamo vecchie conoscenze del calcio nostrano. Mister Sergio Conçeicao ha legato la propria carriera da giocatore al Bel Paese, avendo indossato le maglie di Lazio, Parma ed Inter. 188 presenze totali e 20 reti all’attivo, l’esperienza in biancoceleste è stata quella più gloriosa a livello di trofei nazionali (1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana) e internazionali (1 Supercoppa Europea e 1 Coppa delle Coppe, la Lazio vinse l’ultima edizione di questo trofeo in finale contro il Maiorca).

Nelle file dello Sporting milita invece l’ex centrocampista del Lecce, trasferitosi in Portogallo in estate, Morten Hjulmand. Esordio positivo per il calciatore danese che ha giocato da titolare la maggior parte delle partite, pilastro dello scacchiere di Amorim, 46 presenze stagionali condite da 4 gol tra campionato, Coppa di Lega, Taça de Portugal ed Europa League.

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Porto, partenza fulminea

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Nella notte che decreta il passaggio di consegne da Jorge Pinto da Costa, presidente del Porto dal 1982, a Villas-Boas, l’approccio alla partite dei Dragoes è fulminante. Ai padroni di casa bastano 7’ per sbloccare l’incontro con Evanilson: disimpegno difensivo errato dello Sporting, Pepê serve l’attaccante brasiliano che non perdona Israel.

Il vantaggio del Porto scuote lo Sporting che si fa vedere dalle parti di Diogo Costa prima con una conclusione da fuori di Pedro Gonçalves che termina sull’esterno della rete, poi con un colpo di testa di Paulinho che non inquadra la porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Il Porto quando attacca, crea sempre pericoli alla retroguardia biancoverde, la squadra di Conçeicao fa le prove generali del raddoppio con una doppia conclusione di Pepê e Evanilson ma entrambe finiscono sull’esterno della rete. Al 41’ per il 2-0 arriva proprio con Pepê che dopo l’assist ad Evanilson si mette in proprio: percussione centrale di Martin Fernandez che mette a sedere Hjulmand, vede l’inserimento dell’ex Gremio che entra in area e piazza una gran botta al centro della porta che manda in estasi il Do Dragao.

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Gyokeres salva lo Sporting

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Ad inizio ripresa Fabio Conçeicao dopo essersi letteralmente divorato il gol del ko sul finire del primo tempo prova a rimediare con un’azione personale, il figlio d’arte semina gli avversari come birilli ma la sua conclusione è una telefonata per Israel.

Le sortite offensive dello Sporting Lisbona sono affidate alle conclusioni dalla distanza, la più pericolosa è di Gonçalves a ’20 dal traguardo, forte ma centrale per Diogo Costa. Nei minuti conclusivi del match accade l’imponderabile, all’86’ su un cross dalla sinistra di Nuno Santos la difesa del Porto si dimentica di marcare Gyokeresche di testa accorcia. Trascorrono 30 secondi e l’attaccante svedese cannibalizza nuovamente l’area di rigore avversaria e sigla il suo 40° gol stagionale: il numero 9 dello Sporting prima fa da sponda per Edwards e poi raccoglie il suggerimento dell’ex Vitoria Guimaraes che taglia fuori tutta la difesa del Porto e permette al proprio compagno di appoggiare in rete il più classico dei tap-in a porta sguarnita.

Finisce 2-2, un pari che sa di beffa per il Porto che guadagna solo un punto in ottica terzo posto sul Braga, sconfitto dal Benfica e a -1 dai Dragoni. Per lo Sporting è un pareggiopesantissimo che avvicina gli uomini di Amorim al titolo a tre giornate dal termine del campionato.

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