derbyderbyderby editoriali Enzo Maresca, “The Italian Job”! Il Chelsea gela il PSG per 3 a 0: Blues campioni del mondo

Mondiale per Club

Enzo Maresca, “The Italian Job”! Il Chelsea gela il PSG per 3 a 0: Blues campioni del mondo

chelsea psg
Il finale inaspettato della competizione targata FIFA alla sua prima edizione: tra show, gol e Trump, i londinesi battono i parigini
Samuele Amato
Samuele Amato Redattore 

Una lamentela che si è ripetuta a inizio di questa competizione targata FIFA è quella relativa alle temperature. "Fa troppo caldo", si è detto. Eppure, nella finale di ieri sera - domenica 13 luglio - a New York il clima ha improvvisamente registrato un vento gelido. Così, il PSG di Luis Enrique, la squadra che stava dominando tutto, si deve arrendere ad una super prestazione del Chelsea di Enzo Maresca. I Blues londinesi diventano la prima squadra a vincere il nuovo Mondiale per Club. Uomo copertina è chi ha abbassato drasticamente le temperature al Metlife Stadium: Cole Cold Palmer.

Enzo Maresca, benfica chelsea

Estate e inverno: un primo tempo perfetto dei Blues

—  

Quali erano le sensazioni prima di questa finale, l'ennesima per Luis Enrique? Inutile nascondersi: si dava per favoriti i parigini, per spacciati i londinesi. Eppure i primi minuti di gara, quelli che seguono una cerimonia d'apertura abbastanza insipida (con buona pace dei fan di Robbie Williams e Laura Pausini) e anche di propaganda trumpiana, fanno capire che c'è qualcosa di diverso. Il PSG, non sembra avere lo stesso tipo di pressing che lo ha portato a schiantare Inter, Atletico e Real Madrid, mentre il Chelsea si dispone in maniera organizzata.

Il tecnico italiano dei londinesi lo dirà dopo la finale: "Abbiamo vinto nei primi 10 minuti". In effetti, all'ottavo minuto un'azione perfetta dei Blues, con scambi veloci e soprattutto Joao Pedro e Cole Palmer che si trovano a meraviglia. L'attaccante inglese piazza il pallone che finisce di pochissimo fuori e regalando l'illusione del gol. Poi i Rouge-et-bleu campioni d'Europa ci provano e, forse, arriva la prima sliding door della gara: grande palla di Fabian Ruiz dalla sinistra che arriva in area per Desire Doué, il quale invece di tirare fa un passaggio di troppo che viene intercettato.

Chelsea PSG

Al 22esimo la prima goccia della doccia fredda per Luis Enrique. Malo Gusto ci prova dalla destra ma viene fermato: passa dunque la palla a Palmer che con qualità e precisione insacca la rete dell'1 a 0 alle spalle di Donnarumma. Passano pochi minuti e al 30esimo il Chelsea trova il PSG scoperto con una grande ripartenza. Ancora una volta l'attaccante inglese protagonista, porta palla, se la sposta sul mancino e punta Vitinha che abbocca ad una finta: è un gol-fotocopia del primo, perché sempre col sinistro fa uscire un colpo da biliardo. I Blues abbassano la temperatura estiva con un 2 a 0.

Il numero 10 del Chelsea gioca una partita clamorosa, mentre tutta la squadra si organizza per bene e riesce a verticalizzare quasi agilmente contro una difesa del PSG inerme e disattenta. Sarà sempre Palmer a fornire l'assist vincente per il 3 a 0 di Joao Pedro (al terzo gol in due presenze con la maglia dei londinesi), il quale beffa Donnarumma con un tocco sotto. Per i parigini, l'inverno è arrivato in anticipo.

Il nervosismo del PSG, l'organizzazione del Chelsea

—  

Enzo Maresca non può che essere soddisfatto della prima metà di gara. Dall'altra parte, invece, Luis Enrique deve capire cosa sta succedendo alla sua squadra. Mentre arriva l'"half-time show" (con star importanti come J Balvin, Doja Cat, Tems, Emmanuel Kelly e Chris Martin dei Coldplay), ci si aspetta una ripresa diversa. In effetti, il PSG rientra in maniera più decisa ma trova un Chelsea solidissimo.

Il tecnico italiano mette in campo una squadra tatticamente organizzata. Grande concentrazione in difesa, aiutata dai due mediani che tengono fisicamente le scorribande parigine e bloccano la comunicazione tra centrocampo e attacco. I terzini, oltre a offrire la spinta giusta in fase offensiva, garantiscono anche una grande copertura difensiva. Tuttavia, il PSG con le sue qualità ha qualche occasione che fa tremare il Chelsea. Ma per la poca incisività e per l'attento Sanchez, i Rouge-et-Bleu non sfondano.

Enzo Maresca, “The Italian Job”! Il Chelsea gela il PSG per 3 a 0: Blues campioni del mondo- immagine 4

Inizia, allora, a serpeggiare qualche sintomo di frustrazione tra le fila di Luis Enrique, il quale non riesce a trovare la chiave tattica. Perché, effettivamente, quella è salda nelle mani di Maresca. Una partita che inizia a sporcarsi con tanti contrasti e duelli, anche a causa di un metro arbitrale discutibile. I cambi del tecnico dei Blues sono addirittura più funzionali di quelli del Paris. Il Chelsea sfiora per ben due volte il gol del 4 a 0 con Liam Delap, fermato dalla solita classe tra i pali del portiere del PSG. All'85esimo, l'epilogo della brutta prestazione dei campioni d'Europa con l'espulsione di Joao Neves, che cade nella provocazione del non proprio simpatico Cucurella.

Blue is the colour: Maresca si piglia tutto, Luis Enrique perde le staffe

—  

La gara finisce 3 a 0 per il Chelsea che batte l'infermabile PSG. Nel giorno in cui un italiano ha battuto uno spagnolo sull'erba di Wimbledon, un altro connazionale surclassa un collega iberico. Ma mentre Alcaraz sorride, felice per l'amico-rivale Sinner (primo italiano a vincere nel Tempio del Tennis), Luis Enrique si macchia di un brutto gesto a fine partita.

Blues festeggiano, ma le tensioni tra le due squadre vengono a palesarsi al triplice fischio. Il tecnico spagnolo, il quale è sempre stato elogiato per la sportività, va faccia a faccia con Joao Pedro che stava discutendo con i giocatori parigini, per poi prenderlo per il collo. Luis Enrique viene allontanato dai suoi, mentre Maresca arriva a calmare le acque e prendendo in disparte Donnarumma. Alla fine, la situazione si calma.

Spazio, dunque, alla cerimonia di premiazione. A sollevare il trofeo è il capitano Reece James, che dopo anni di fatica tra le fila dei londinesi, finalmente si può togliere delle soddisfazioni. Spazio anche ai complimenti del presidente della FIFA, Gianni Infantino, al tecnico italiano. Poi, un'altra immagine da "metaverso". Il presidente statunitense, Donald Trump, che consegna il trofeo al Chelsea e che - per non perdere l'occasione - rimane al fianco del capitano dei Blues (sorpreso anche lui) mentre solleva il trofeo che li incorona campioni del mondo. Finisce così il primo e tanto discusso Mondiale per Club.