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Addio a Franzo Grande Stevens, ex presidente e simbolo della Juventus

Franzo Grande Stevens
Guidò il club tra il 2003 e il 2006, durante gli anni di Capello e dei due scudetti poi revocati e rimase presidente onorario fino agli ultimi anni
Silvia Cannas Simontacchi
Silvia Cannas Simontacchi

Si è spento all’età di 95 anni Franzo Grande Stevens, figura storica della Juventus e uomo di fiducia della famiglia Agnelli. Nato a Napoli nel settembre del 1928, con radici siciliane da parte di madre originaria di Avola, avrebbe compiuto 96 anni il prossimo settembre. Dopo il praticantato da avvocato, si trasferì a Torino, dove iniziò una brillante carriera forense che lo portò a diventare uno dei legali più influenti del Paese, nonché consigliere fidato di Gianni Agnelli. Da qui il soprannome che lo ha sempre accompagnato: “l’avvocato dell’Avvocato”.

Franzo Grande Stevens e la Juventus

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Grande tifoso bianconero, Franzo Grande Stevens ha ricoperto la carica di presidente della Juventus dal 2003 al 2006, rimanendo poi presidente onorario anche dopo l’avvento di Giovanni Cobolli Gigli, chiamato a guidare il club nel delicato periodo post-Calciopoli. Il suo nome è legato a un’epoca di forti contrasti, ma anche di grandi traguardi sportivi. Durante la sua presidenza, la Juventus vinse due scudetti con Fabio Capello in panchina (2004-2006), poi revocati nell’ambito dell’inchiesta Calciopoli.

Tutti gli uomini dell'avvocato

Addio a Franzo Grande Stevens, ex presidente e simbolo della Juventus- immagine 2
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Sotto la sua guida, la Juventus visse momenti importanti anche dal punto di vista del mercato: arrivarono campioni come Zlatan Ibrahimovic, Fabio Cannavaro e Patrick Vieira. In quel biennio vestì per la prima volta la maglia bianconera anche un giovanissimo Giorgio Chiellini, oggi direttore tecnico del club, a fianco del nuovo direttore generale Damien Comolli per volontà di John Elkann.

Ci ha lasciato Franzo Grande Stevens. Il ricordo della Juventus.

— JuventusFC (@juventusfc) June 13, 2025

Un pezzo di storia torinese

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Con la scomparsa di Franzo Grande Stevens se ne va un pezzo della storia recente della Juventus, ma anche un protagonista silenzioso del potere torinese e del legame profondo tra la squadra bianconera e la famiglia Agnelli. Per il club bianconero, viene a mancare un testimone di epoche diverse e discusse, che ha saputo attraversare con discrezione, rigore e fedeltà.