La rivalità

Juventus-Milan, un classico italiano: storia e politica attorno ad un pallone

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Juventus-Milan si incontreranno in Arabia Saudita per la semifinale di Supercoppa Italiana, venerdì 3 gennaio alle 20; sarà la prima per Conceiçao sulla panchina rossonera.
Michele Bellame Redattore 

Nelle rubriche legate alla rivalità di due squadre di calcio, siano esse italiane od estere, si può apprezzare come, la partita di calcio, non è mai solo una partita di calcio.

L'articolo che segue, rispettando il parametro fondante della sintesi giornalistica, tratta della rivalità fra Juventus e Milan, che si incontreranno venerdì 3 gennaio per la semifinale di Supercoppa Italiana, in Arabia Saudita. Sarà la prima partita ufficiale per Sergio Conceiçao, nuovo allenatore del Milan dopo l'esonero di Paulo Fonseca. Per Thiago Motta, invece, sarà la prima da tecnico in questa competizione, visto che da giocatore l'ha già disputata con la maglia dell'Inter.

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Si diceva, quindi, della rivalità: Milano e Torino distano circa 150 chilometri, e fra esse c'è non solo la sana competizione sportiva, ma quella sociale e politica, fra le più grandi città del nord-ovest d'Italia; tra la metà degli anni 80, e quella del 2010 -  per circa un trentennio quindi - questa partita è stata anche la sfida delle due famiglie Agnelli e Berlusconi, simbolo della storia politica dell'Italia, nonché dello sviluppo socio-economico.

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La sfida tra Juventus e Milan è stata la prima partita di calcio ad essere trasmessa in diretta dalla televisione italiana, ed è la partita che è stata disputata più volte nel calcio italiano: ben 242 incontri ufficiali, 306 se contiamo anche le gare non ufficiali, come il Trofeo TIM, il Trofeo Birra Moretti, ed il Trofeo Luigi Berlusconi; 211 volte, si sono incrociate nel solo campionato. La prima volta è stata il 28 aprile 1901. La partita è valsa cinque finali di Coppa Italia (quelle del 41/42, 72/73, 89/90, 15/16, 17/18), e tre di Supercoppa Italiana (2003, 2016 e 2018). Juventus-Milan è stata anche la finale del 2003 della Champions League: l'unica finale di quella competizione giocatasi fra club italiani, l'ottava fra due squadre della stessa nazione.

Dagli inizi agli anni '50: vittorie alternate tra Italia ed Europa

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Il primo incontro tra Milan e Juventus, datato 22 aprile 1900, fu vinto dai rossoneri per 2-0, segnando l'inizio di una lunga rivalità. I successivi anni videro il Milan prevalere, con la vittoria anche nella Medaglia del Re nel 1900 e altre sfide importanti, tra cui il 4-0 contro la Juventus nelle semifinali del trofeo del 1901. Gli anni successivi furono segnati da competizioni a volte brevi ma intense, con goleade come il 7-0 nel 1901 e il 4-0 del 1911. La rivalità si intensificò negli anni successivi, con il Milan vincitore di trofei anche durante la Grande Guerra.

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Gianni Rivera del Milan gareggia per la palla con Claudio Gentile della Juventus durante la partita di Serie A tra il Milan e la Juventus allo stadio San Siro di Milano, 1977-78

Il periodo tra le due guerre mondiali vide la Juventus vincitrice in più occasioni, come il 5-3 nel 1924 e l’8-2 nel 1927. La rivalità crebbe ulteriormente, e la Juventus, grazie anche al supporto della famiglia Agnelli, divenne sempre più forte. Il Milan, sebbene non dominante come la Juventus, riuscì a ottenere alcune vittorie importanti durante gli anni '30.

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Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, le sfide tra Milan e Juventus divennero cruciali anche nella corsa per lo scudetto, tant'è che il Milan interruppe le aspirazioni tricolori della Juventus nel 1947. Negli anni successivi, entrambe le squadre si alternarono al vertice del campionato, con la Juventus che ottenne il titolo nel 1950.

I successi europei e gli scudetti bianconeri, il declino del Milan e l'arrivo di Berlusconi

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A cavallo degli anni '60, il Milan vinse per due volte la Coppa dei Campioni prima nel 1963 e poi nel 1969. Di contro, la Juventus, riuscì sempre a essere competitiva, pur non vincendo lo scudetto in quegli anni. Le sfide tra le due squadre furono sempre più frequenti, con il Milan che in alcune stagioni ottenne una netta superiorità, come nel 1961 quando vinse 4-3 a Torino, o nel 1967-68 quando conquistò lo scudetto e la Coppa delle Coppe. La rivalità si intensificò ulteriormente negli anni '70, con il Milan che nel 1973 vinse la Coppa delle Coppe contro la Juventus. Tuttavia, la Vecchia Signora iniziò a dominare a livello nazionale nel decennio successivo, cioè negli anni '80.

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Periodo, quest'ultimo, altalenante per il Milan, che retrocesse per due volte in cadetteria, una di queste a seguito dello scandalo del Totonero. La svolta, arrivò il 20 febbraio 1986, quando Silvio Berlusconi diventò presidente della squadra rossonera, rilanciandola decisamente, con acquisti di spessore mondiale: la ribalta definitiva avvenne con la vittoria in Coppa dei Campioni nel 1989-90. In campionato, erano gli anni di Maradona al Napoli e Rummenigge sulla sponda nerazzurra: la Juventus rientrò a lottare decisamente per il campionato dopo la vittoria in Coppa Italia nel 1990. E' in questo decennio, che ci fu la continua lotta tra le due squadre per il dominio in Serie A, con il Milan vincente nel 1992-93, mentre la Juventus riusciva a prevalere in campionato nel 1994-95.

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In quegli anni, anche la Juventus riuscì a vincere in Europa: memorabili le conquiste della Champions League del 1996, della Supercoppa UEFA, e della Coppa Intercontinentale a Tokyo nello stesso anno. Verso la fine degli anni '90, il Milan incappò in un campionato negativo, quello del 97/98, quando vinse la Juventus che contese il tricolore all'Inter di Ronaldo. Poi, lo scudetto abitò a Roma per due anni, fra il 99/00 e il 00/01.

Il nuovo millennio: i successi contesi, sia in Italia che in Europa

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Con l'inizio del nuovo millennio, la rivalità tra Milan e Juventus divenne sempre più intensa. Nel 2002-03, il Milan vinse la Coppa Italia e la Champions League proprio a discapito della Juventus; i bianconeri, si confortarono con la vittoria del campionato, confermando il tricolore nelle stagioni 2001/02 e 2004/05. Il Milan, però, rispondeva con ottimi risultati in Europa. A metà degli anni 2000, scoppiò lo scandalo Calciopoli: mentre l'Italia festeggiava i mondiali in Germania, la Juventus giocò in Serie B nel campionato 06/07: tornò in A l'anno dopo, insieme a Napoli e Genoa. Lo scudetto era conteso fra l'Inter e la Roma, mentre il Milan vinse un'altra Champions League nel 2007 contro il Liverpool.

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Durante il decennio successivo, la Juventus si è imposta come la squadra dominante in Serie A, conquistando numerosi scudetti consecutivi. Invece, il Milan, conosce un momento di calo: Berlusconi passò la mano, e negli ultimi dieci anni, con gradualità, è ritornata ad essere fra le più forti in Italia.

I doppi ex: Baggio, Ancelotti... e Abbiati

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Fra le due società, sebbene rivali, ci sono stati numerosissimi scambi di calciomercato, anche di giocatori preziosi e rappresentativi. Bonucci è l'esempio più recente: dopo essere stato prelevato dai rossoneri nell'estate del 2017, l'anno dopo ritorna in bianconero fino a vestire i gradi di capitano. Nell'estate del 2018, inoltre, a fare il viaggio inverso è stato Higuain. Attualmente, solo Kalulu si troverà di fronte i suoi ex compagni di squadra al Milan: lui, che quest'estate è approdato in bianconero con un prestito.

Non così lontano, ci sono stati altri giocatori ad aver vestito le due maglie: Caldara nel 2018, De Sciglio nel 2017, poi a ritroso ci sono MatriPirloLegrottaglieStorari, Abbiati, anche Pippo Inzaghi, che del Milan è stato anche allenatore.

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Negli anni '90, gli acquisti più importanti: Baggio nel 1995, poi Davids nel 97/98, e Paolo Di Canio nel 94/95. A vestire le due maglie, è stato anche Paolo Rossi, che approdava al Milan nella stagione 1985/86. Un decennio prima, Fabio Capello, poi doppio ex anche sulle rispettive panchine. In un altro calcio, anche Giuseppe Meazza ha vestito la maglia della Juventus, passando dal Milan nell'estate del 1942. Infine, menzione d'onore per Carlo Ancelotti: ha allenato il Milan al 2001 al 2007, e la Juventus dal 1999 al 2001.

I tifosi vip

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Milan e Juventus possono vantarsi di aver avuto dei presidenti tifosi: Silvio Berlusconi Gianni Agnelli tenevano alle sorti delle rispettive squadre, rappresentandone i primi tifosi.

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Tra i vip che tifano per la Juventus, ci sono alcune figure di spicco provenienti dal mondo dello spettacolo e della cultura. Tra i cantanti, spiccano nomi come Eros Ramazzotti, Giusy Ferreri e Gianna Nannini. Per quanto riguarda la televisione e il cinema, tra i tifosi della Juve ci sono Ezio Greggio, Luca Argentero, Michelle Hunziker e Cristina Chiabotto, mentre tra i giornalisti ci sono Bruno Vespa, Giampiero Mughini e Mario Calabresi. Pippo Baudo e Luciana Littizzetto sono altri noti volti del mondo dello spettacolo che supportano la squadra bianconera.

Nell'ambito politico, il Pd è rappresentato da Paolo Gentiloni e Francesco Boccia, mentre tra le personalità di centrodestra figurano Renato Brunetta, Antonio Tajani e Stefania Prestigiacomo. Anche sportivi leggendari come Jean Alesi, Gigi Datome e Stefano Baldini sono tra i sostenitori della Juve.

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Per il Milan, i tifosi più noti includono Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Gene Gnocchi, Massimo Boldi, Gerry Scotti e Melissa Satta tra i personaggi dello spettacolo. Tra i cantanti, ci sono Laura Pausini, Zucchero e Ghali. Jannik Sinner, il tennista numero uno, è uno dei sostenitori più illustri del club rossonero. Anche in ambito politico, il Milan è ben rappresentato da Matteo Salvini.

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