L’Atlético Madrid batte i pugni sul tavolo. Il club della capitale spagnola ha preso una posizione drastica contro comportamenti razzisti dei propri tifosi nella partita contro il Real Madrid, disponendo l'espulsione a vita di nove tifosi per atti giudicati "molto gravi" e incompatibili con i valori del club. La decisione arriva in seguito a un’indagine interna condotta in stretta collaborazione con la Polizia, avviata dopo il derby del 29 settembre e alcuni episodi successivi avvenuti nello stadio Da Luz di Lisbona.
LA DECISIONE
Atletico Madrid, ferma condanna del club: banditi a vita nove tifosi
Una linea dura ma necessaria
Il processo di identificazione ha visto il dipartimento di Sicurezza dell'Atlético esaminare minuziosamente materiali audiovisivi per isolare i responsabili. L’indagine ha portato all’espulsione definitiva di nove tifosi i cui comportamenti, già stigmatizzati dalla UEFA come "atti razzisti e discriminatori," si sono rivelati "molto gravi," secondo il regolamento interno del club. Parallelamente, la UEFA ha imposto al club una sospensione temporanea della vendita di biglietti per le trasferte di Champions League, pena applicabile in caso di recidiva. Anche a livello locale, il Comitato di Competizione della Real Federación Española de Fútbol ha ordinato la chiusura parziale del Fondo Sur per tre partite, poi ridotta a una singola gara in appello, in seguito ai disordini avvenuti durante il derby.
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Le misure di prevenzione
Nel rafforzare la propria politica di sicurezza, l'Atlético ha vietato l’uso di qualunque elemento o indumento che possa occultare il volto all’interno dello stadio, con l’obiettivo di rendere immediatamente identificabili eventuali trasgressori. Inoltre, il club ha temporaneamente sospeso la vendita di biglietti per le trasferte di Siviglia, Vic, Parigi, Palma di Maiorca e Praga per il gruppo di tifosi abbonati del "settore di animazione," ripristinando la normale vendita solo a conclusione del processo di identificazione e allontanamento definitivo dei responsabili. Per rafforzare l’organizzazione e agevolare i tifosi nelle prenotazioni, l’Atlético ha deciso di chiudere le richieste di biglietti per le trasferte entro 24 ore dalla conferma dell’orario della partita, completando la distribuzione entro le 48 ore successive.
Ferma condanna
“Ancora una volta, ribadiamo la nostra più ferma condanna di qualsiasi espressione di violenza e il nostro impegno a combattere atteggiamenti di questo tipo, che non trovano spazio nel calcio” si legge nel comunicato ufficiale del club, che ricorda come tali comportamenti non riflettano il vero sentimento della tifoseria rojiblanca. Con questa serie di provvedimenti, l’Atlético Madrid vuole difendere i valori sportivi e culturali della propria identità e lanciare un segnale chiaro: il razzismo non avrà mai posto nel calcio.
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