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Il River Plate ha salvato la vita di un suo tifoso: Matthias urla gol così forte che scopre di avere un tumore e lo combatte…

Il Monumental quando è tutto pieno per il River

Senza quel gol, il male sarebbe avanzato silenziosamente...

Redazione DDD

Il 5 agosto 2015 è una data chiave nella storia del River, poiché è riuscito a porre fine alla striscia negativa di 19 anni senza riuscire a sollevare la Copa Libertadores. Proprio in quella notte piovosa, battendo i Tigres messicani, il club argentino è tornato campione del Sud America. Una data speciale non solo per il River come istituzione, ma lo è stata anche per un tifoso, per Matthias Bocconi: quel giorno ha cambiato la sua vita grazie al gol decisivo in finale di Carlos Sanchez. Il tifoso dei Millionarios quella notte ha scoperto una grave malattia di cui soffriva ed è stato in grado di controllarla in tempo.

Il tifoso nativo di Olivos ha raccontato: "L'ingresso era difficile quel giorno. Stavo entrando nella Sívori Media da Udaondo e ad un certo punto sono rimasto intrappolato tra due recinzioni, e ne sono uscito con una costola incrinata. Poi Matthias ha continuato a raccontare: "Quando Sánchez calcia il rigore e lo colpisce, è stato come se il Monumental fosse caduto e la storia si fosse abbattuta su di me. Ho urlato così tanto per quel gol che a un certo punto è stato come se avessi perso conoscenza per un attimo. Sono stati cinque secondi. Poi è passato tutto ed è anche arrivato il terzo gol di Funes Mori, abbiamo festeggiato sotto la pioggia, delirio totale".

Dopo quell'esultanza a squarciagola, il tifoso del River iniziò a vivere giorni difficili: un mese di tosse. Colpi di tosse a non finire, iniziati dopo quell'urlo per il gol. Tosse che ha consentito al suo medico di scoprire che Matthias aveva un tumore maligno che si poteva combattere con la chemioterapia. Ma fortunatamente per lui, la malattia stava progredendo ed è stata presa in tempo grazie a quel grido tumultuoso per celebrare il gol di Carlos Sanchez. Le parole di Bocconi: "Al gol di Sanchez, ho urlato così tanto che il tumore mi si lacerò e mi rimase in gola, ecco perché ho tossito. Se non fosse stato per quel gol, il male sarebbe progredito silenziosamente e non ero qui a parlarne capace non stavamo parlando" Matthías Bocconi sarà grato per la vita alla squadra dei suoi amori per quello che ha detto: "Grazie per aver attraversato la mia vita River, per averci regalato la Coppa e soprattutto per avermi salvato la vita".

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