Money derby, i tifosi del Celtic contro i Rangers: “Non vogliono assegnare il titolo, ma vogliono i premi in denaro per il 2′ posto?”

Il primo a lanciare il sasso nello stagno è stato il profilo Twitter @celticrumours, Celtic Underground, con un tweet semplice semplice: “Così, tanto per essere chiari, i Rangers vogliono il premio in denaro per essere arrivarti secondi, ma non vogliono che ci venga dato il trofeo per essere arrivati primi. Ho capito bene?” E giù centinaia di commenti....

"Non meno tenero il commento del sito theCelticbhoys.com: "Ora a questo punto sappiamo tutti che i fan dei Rangers vogliono che la stagione sia dichiarata nulla. È la loro unica speranza di impedire al Celtic di assicurarsi uno storico nono titolo consecutivo dopo aver fallito in campo cadendo 13 punti dietro i campioni in carica. Di conseguenza, hanno spinto collettivamente la loro agenda nell'ultimo mese circa. Ma ora sembra che siano stati colpiti dalla realtà che annullare la stagione non è un'opzione che stanno prendendo in considerazione i campionati in Europa, vista la reazione Uefa. Di conseguenza, la sensazione che il Celtic sarà presto incoronato campione sta guadagnando slancio e questo ha fatto esplodere la bolla in cui vivevano i Rangers".

I Gers hanno infatti fatto un comunicato ufficiale in cui chiariscono la loro posizione: "I Rangers credono fermamente che la stagione 2019/20 sia completa solo quando tutte e 38 le partite sono state giocate fino alla fine. Tuttavia, siamo consapevoli delle difficoltà finanziarie in atto che molti club devono affrontare nel calcio scozzese. Come club, i Rangers proporranno immediatamente una risoluzione per i soci che rilascerà urgentemente il montepremi da distribuire a tutti i club in Scozia. Riteniamo che questa sia la priorità nelle circostanze attuali".

Ricordiamo che n Scozia non si potrà giocare al calcio almeno fino al 10 giugno. Lo stabilisce un provvedimento della Federcalcio che stasera ha deciso - come riporta il sito ufficiale - "di prolungare la sospensione delle attività a causa dell'emergenza Coronavirus". Rod Petrie, presidente della FA scozzese, ha detto: "Il messaggio è molto chiaro. Le restrizioni del Governo per salvare vite umane devono essere rispettate e non vi è alcuna prospettiva di una rapida ripresa degli allenamenti né tantomeno delle partite in Scozia per diverse settimane. La decisione di sospendere tutto il calcio almeno fino al 10 giugno ci permette di aiutare i club a garantire la sicurezza e il benessere di giocatori, dipendenti e tifosi, ma anche di adottare misure per mitigare i loro costi".