IL RACCONTO DI Christian

Nuova Caledonia, l’inferno di Karembeu: “Uccisi due miei familiari”

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L'ex centrocampista del Real Madrid, Campione del Mondo nel 1998 con la Francia, ha raccontato la critica situazione nella terra in cui è nato, dove due membri della sua famiglia sono stati "colpiti alla testa".
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Christian Karembeu sta vivendo un periodo d'inferno. L'ex centrocampista di Real Madrid, Sampdoria e Chelsea, vincitore della Coppa del Mondo del 1998 con la Francia, ha parlato in un'intervista a “Europe 1” degli incidenti che si stanno verificando in Nuova Caledonia, dove è nato.

La situazione in Nuova Caledonia

Come riporta as.com/tikitakas, l'arcipelago sta attraversando un momento difficile a causa di una grave crisi sulla controversa riforma elettorale che prevede l'estensione dell'elettorato locale a circa 25.000 persone che vivono in Nuova Caledonia da almeno dieci anni. Una misura che è stata respinta dai sostenitori locali dell'indipendenza, che ne chiedono il ritiro.

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Tutto ciò ha innescato una grave crisi in cui si sono verificati molteplici omicidi, tra cui diversi parenti dell'ex calciatore, che ora rompe il suo silenzio: “Ho perso membri della mia famiglia. Per questo ho taciuto, perché sono in lutto”.

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Karembeu denuncia che “si tratta di cecchini”, che questa difficile situazione deve essere risolta al più presto e che bisogna indagare sugli omicidi che si stanno verificando. “Due membri della mia famiglia sono stati colpiti alla testa. Sono cecchini. Ci aspettiamo che si indaghi su questi omicidi", ha aggiunto.

Stato di emergenza revocato

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha deciso lunedì di revocare lo stato di emergenza imposto questo mese in Nuova Caledonia dopo che a metà maggio è scoppiato un conflitto pieno di violenza che ha causato la morte di sette persone, tra cui tre appartenenti alla comunità indigena Kanak e due gendarmi.

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(Photo by Sean Gallup/Getty Images)

Da parte sua, l'Alto Commissariato della Repubblica di Nuova Caledonia ha annunciato che “le misure generali saranno mantenute, in particolare il divieto di ogni movimento su strade e luoghi pubblici in tutto il territorio dalle 18:00 alle 06:00”.

 

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