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Premier League, adesso basta: un nuovo progetto, non solo giocatori di colore ma anche allenatori neri e asiatici

LONDON, ENGLAND - JUNE 25: Raheem Sterling of Manchester City reacts during the Premier League match between Chelsea FC and Manchester City at Stamford Bridge on June 25, 2020 in London, United Kingdom. (Photo by Julian Finney/Getty Images)

Nuovo progeto di coaching finanziato da Premier League, Football League e PFA (L'associazione dei giocatori professionisti)

Redazione DDD

Un'iniziativa volta ad aumentare il numero di allenatori neri, asiatici e di minoranza etnica nel calcio inglese è stata lanciata da Premier League, Football League e PFA (L'associazione dei giocatori professionisti). La scelta è stata fatta dopo i commenti di giocatori di alto profilo come Raheem Sterling del Manchester City, che ha affermato che pochi giocatori di colore passano a ruoli di coaching a tempo pieno. In base al nuovo schema di collocamento "da giocatore a allenatore" finanziato dalla Premier League e dalla Professional Footballers 'Association (PFA), saranno disponibili fino a sei posti per stagione nei club di Championship, la seconda divisione calcistica inglese.

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I tirocini, aperti a qualsiasi socio PFA, indipendentemente dall'età o dalla fase della loro carriera, dureranno 23 mesi e inizieranno nell'accademia del club o nell'ambiente di prima squadra dalla prossima stagione. "È di vitale importanza che non vi siano ostacoli all'accesso all'impiego nel settore del coaching", ha dichiarato il CEO della Premier League Richard Masters in una nota. "Abbiamo bisogno di più allenatori che entrino nel sistema per creare maggiori opportunità nel calcio professionistico". I commenti di Sterling sono supportati da cifre che mostrano che solo sei allenatori dei 92 club inglesi provengono dalla comunità delle minoranze. Quando in realtà più di un quarto dei giocatori della Premier League è di razza nera o mista.

Darren Moore, ex allenatore del West Bromwich Albion, è uno di questi: "Questo è un momento critico per gli allenatori di etnia nera, asiatica e minoritaria", ha detto Moore. “Sappiamo tutti e concordiamo sul fatto che la diversità di allenatori e dirigenti deve aumentare e questo schema di collocamento rappresenta un passo positivo. Conosco dalle mie esperienze il valore di un forte sostegno durante il percorso di coaching, motivo per cui io, insieme ad altri allenatori senior ed ex giocatori, attingeremo alla nostra esperienza collettiva per fornire assistenza a coloro che passano alla formazione professionale".

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