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Sporting Lisbona, il pagamento della clausola di Bruno Fernandes: la Sampdoria torna a sperare

GENOA, ITALY - OCTOBER 22:  Bruno Fernandes (Sampdoria) during the Serie A match between UC Sampdoria and Genoa CFC at Stadio Luigi Ferraris on October 22, 2016 in Genoa, Italy.  (Photo by Getty Images/Getty Images)

Schermaglie legali fra Genova e Lisbona

Redazione DDD

Sporting Lisbona e Sampdoria sono sempre alle prese con la questione del pagamento della percentuale su successivo trasferimento di Bruno Fernandes, stabilita all'epoca della cessione del giocatore dai blucerchiati al club portoghese. Le due società avevano concordato una percentuale del 10% e quindi, una volta passato Fernandes a gennaio al Manchester United per 46,5 milioni, la Sampdoria avrebbe diritto a 4,65 milioni. Una cifra molto importante per un bilancio come quello della società blucerchiata. Ma la società portoghese sostiene di non dovere nulla, perché Fernandes nell'estate 2018 aveva rescisso il contratto con lo Sporting, dopo l'aggressione di alcuni tifosi, e ne ha firmato uno nuovo. Per il club blucerchiato però, le evoluzioni del contratto tra Fernandes e lo Sporting sono una cosa, quello tra la Sampdoria e lo Sporting un'altra perciò tuttora vigente.

Proprio oggi il quotidiano sportivo portoghese A Bola, rivela che lo Sporting ha un'altra controversia parallela, molto simile a quella con la Sampdoria, che lo vede opposto al Cercle Bruges, in merito al trasferimento al Betis Siviglia di William Carvalho. Anche in questo caso lo Sporting non vuole riconoscere la validità della clausola che prevedeva il pagamento di una percentuale sulla rivendita del giocatore, ma secondo A Bola la Fifa darebbe ragione al club fiammingo. La sensazione è dunque che se la querelle Sporting-Sampdoria dovesse finire al TAS di Losanna, un verdetto sfavorevole allo Sporting sul caso William Carvalho sarebbe un ottimo precedente per i blucerchiati.

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