In un documentario di Amazon Prime Video di prossima uscita intitolato "Sven", in cui Eriksson riflette sulla sua vita, l'ex ct dell'Inghilterra, che sta lottando contro un cancro terminale al pancreas, ha colto l'occasione per lasciare un ultimo messaggio di addio.
LA SENSIBILITà DELLO SVEDESE
Sven-Göran Eriksson è sempre positivo: “Non lamentatevi, sorridete”
Le parole di Eriksson
—"Ho avuto una bella vita. Credo che tutti abbiamo paura del giorno in cui moriremo, ma la vita è fatta anche di morte. Bisogna imparare ad accettarla così com'è. Spero che alla fine la gente dica: sì, era un brav'uomo, ma non tutti lo diranno", ha detto Eriksson, prima di aggiungere come vorrebbe essere ricordato dalla gente e dagli appassionati di calcio.
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"Spero che mi ricordino come una persona positiva che ha fatto tutto quello che poteva fare. Non lamentatevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, pubblico, è stato fantastico. Abbiate cura di voi stessi e delle vostre vite. E vivetele. Ciao", ha concluso.
Sven-Göran aveva parlato al "Guardian" nei giorni scorsi
—"Cerco di non pensare alla morte - aveva dichiarato Eriksson -. Ho guardato cinque partite delle Olimpiadi. Cinque sì, le ho guardate tutte in televisione. Il calcio per me è un'ossessione, una droga. Ho guardato anche tutte le partite dei campionati Europei".
"Se essere un malato terminale mi ha dato un’altra visione della vita? In un certo senso… svegliarsi e sentirsi bene, essere vivo, lo apprezzo molto più di un anno fa o di 10 anni fa. Finora, sono un uomo malato sano. La paura di morire? A volte mi passa per la testa, ma cerco di non pensarci. L’unica cosa che sappiamo è che prima o poi moriremo tutti… spero il più tardi possibile".
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