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Spagna

Il Valencia denuncia Netflix per il docufilm di Vinicius: “Danneggia la nostra immagine”

Jacopo del Monaco
Jacopo del Monaco
Secondo il club spagnolo, la pellicola sul calciatore brasiliano danneggia in maniera grave la loro immagine e quella dei tifosi
02:09 min

Il Valencia ha deciso di andare per vie legali contro Netflix, una delle piattaforme streaming più note al mondo. Il club spagnolo ha denunciato la piattaforma a causa del documentario Baila, Vini, che riguarda la vita del calciatore del Real Madrid Vinicius Junior. Secondo la squadra della Comunità Valenciana, la pellicola danneggia l'immagine del club e della sua tifoseria.

Il Valencia denuncia Netflix a causa del documentario su Vinicius

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Nel mese di maggio, Netflix ha fatto uscire Baila, Vini, docufilm che tratta della vita e dei successi di Vinicius. Nella pellicola sono presenti non solo momenti positivi della carriera del brasiliano, ma anche quelli negativi come gli insulti razzisti ricevuti dai tifosi avversari. In una delle sequenza, la tifoseria del Valencia viene definita razzista. Per questo motivo, la squadra spagnola ha accusato Netflix di aver manipolato le immagini visto che nella sequenza appena citata si può udire la voce dei tifosi valenciani urlare tonto, cioè idiota. Tuttavia, i sottotitoli hanno riportato la parola mono, vale a dire scimmia e quindi considerabile come insulto razzista.

Come riportato dal quotidiano sportivo spagnolo Marca, il Valencia ha denunciato presso il tribunale cittadino la nota piattaforma streaming e Conspiracao Films, casa di produzione che ha ideato il docufilm sul numero 7 del Real Madrid. Il club spagnolo ritiene che quel pezzo del documentario metta in cattiva luce l'immagine del club ma anche quella dei tifosi.

Nella denuncia, il Valencia ha chiesto anche la rimozione di quella sequenza che riporta quei sottotitoli considerati errati. Oltre alla squadra della Liga spagnola, anche il JUPOL, sindacato di maggioranza della Polizia Nazionale, ha chiesto la rettifica del docufilm. Tramite una dichiarazione, ha espresso il suo "fermo rifiuto delle insinuazioni di razzismo presenti nel documentario Netflix sul giocatore del Real Madrid Vinicius, che mette in discussione professionalità e neutralità degli agenti della Polizia Nazionale".