di Franco Ordine -
NON SOLO LO 0-0...
ORDINE DEL…GIORNO – Da Donnarumma a Tonali: le differenze
C’è una seconda lezione che arriva da San Siro nella serata del debutto milanista nella Champions. L’accoglienza riservata a Sandro Tonali è da “figliol prodigo”: applausi, cori e alla fine standing ovation nonostante una prova in chiaroscuro.
Perfetto...
Ma è superficiale spiegare che il diverso sentimento tradito nei confronti di Donnarumma sia da attribuire soltanto al fatto che Gigio ha lasciato a zero il club che l’ha fatto diventare prima calciatore e poi ricco. No. La differenza è altra. Donnarumma è partito di notte da Milanello senza una spiegazione, portato via dal suo agente e mai più ha provato a ricucire lo strappo. Tonali ha detto apertamente lunedì sera che “non sempre il calciatore decide il trasferimento”.
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E ha inteso dire un paio di verità scomode: 1) il club era d’accordo, naturalmente per la plusvalenza, poi investita sul mercato; 2) a fargli fretta (“decidi, fai presto”) è stato il suo agente che voleva incassare la ricca commissione.
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