Ripartire per dimenticare qualcosa che si era. Questo Mondiale per Club ha un sapore quasi di incertezza per il futuro, un sentimento che porta allo spaesamento nel presente. Lo percepiscono i tifosi nerazzurri che, tra il finale della stagione europea e l'inizio della campagna americana, si sono ritrovati a dover raccogliere i cocci di un enorme vaso che si è sgretolato. Un vaso che conteneva la possibilità di vincere il Triplete, con quella Champions che mancava da 15 anni e il continuo del ciclo inzaghiano. Quando si è rotto, tutto questo si è trasformato in un incubo: zero titoli, la tremenda cinquina in finale e l'addio di Simone Inzaghi. Poi, la prima partita con Christian Chivu in panchina e il pari con il Monterrey all'esordio. Tutto questo susseguirsi di sensazioni ed emozioni converge nel prossimo appuntamento, Inter-Urawa Red Diamonds.
Il racconto
Un multiverso di emozioni e la voglia di ritrovarsi! Il film di Inter-Urawa Red Diamonds

Lautaro Martínez dell'FC Internazionale festeggia con i compagni di squadra dopo aver segnato il primo gol della sua squadra durante la partita del Gruppo E della Coppa del Mondo per Club FIFA 2025 tra CF Monterrey e FC Internazionale Milano al Rose Bowl Stadium il 17 giugno 2025 a Pasadena, California. (Foto di Mattia Ozbot - Inter/Inter tramite Getty Images)


C'era una volta il Monterrey,... a Hollywood
—Ben 18 giorni dalla disfatta di Monaco di Baviera. Eppure sembra che qualcosa si fosse rotto già prima, probabilmente in Inter-Lazio e il pareggio di Pedro che, di fatto, ha permesso al Napoli di vincere lo Scudetto nella giornata successiva. Ma il 5 a 0 del PSG è la fine di qualcosa che a distanza di pochi giorni si guarda con una malinconica nostalgia. L'Inter riparte dal Mondiale per Club, riparte dai messicani di Sergio Ramos, il Monterrey.
La "nuova" Beneamata di Christian Chivu riprende e inizia da quest'ultima competizione della stagione 2024-25 dalla "Città degli Angeli" da Los Angeles. In questo turbinio di sensazioni, Lautaro e compagni sono un po' come l'attore Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e il suo amico e controfigura Cliff Booth (Brad Pitt) in C'era una volta... a Hollywood di Quentin Tarantino. Un paragone che fa leva sul senso di sentirsi non pronto al momento del grande cambiamento che sta arrivando e che è in atto: Rick, dal successo nel cinema, si ritrova a non essere più un profilo di punta. Un'industria e un mondo che cambia, valori e costumi che si rinnovano e un senso di spaesamento.

Anche il titolo, quasi fiabesco, è scelto dal regista di Knoxville per ricalcare una dimensione utopica di un passato che è stato e avrebbe potuto essere. La pellicola completa la trilogia del "revisionismo storico" di Tarantino iniziata con Bastardi senza gloria. Quest'ultimo film, però, ha un valore decisamente più nostalgico. Per l'Inter, questo senso di nostalgia si amplifica nei pressi di Hollywood: nella prima partita post-Inzaghi e post-finale, il pareggio contro il Monterrey non raccoglie l'entusiasmo dei tifosi. Eppure, come Tarantino, si spera nell'esito diverso per i fatti di "Cielo Drive". Inter-Urawa Red Diamonds sarà già decisiva per competizione e umore.
Chivu come Jeffrey Lebowski
—Si poteva rimanere su Tarantino con Pulp Fiction e l'entrata in scena iconica: "Sono il Signor Wolf, risolvo problemi". Ma è difficile chiedere a Christian Chivu di trovare una soluzione in tempi brevissimi. Il nuovo tecnico nerazzurro è entrato in punta di piedi, non è il grande nome che molti tifosi si aspettavano per il post-Inzaghi.
Chivu è un po' l'everyman che si ritrova a dover affrontare una situazione caotica e con vari problemi. L'arrivo a questo Mondiale per Club con tanti giocatori alle prese con fastidi, solo due nuovi innesti, un reparto offensivo che si poggia solo sulla ThuLa (con il francese ai box per un risentimento ai flessori). Un po' come il Drugo (interpretato da Jeff Bridges) ne Il Grande Lebowski di Joel ed Ethan Coen. Un personaggio che deve uscire da una situazione surreale, tra la sua vita rilassata e un caso di rapimento che lo porterà a cercare soluzioni molto atipiche.

Mentre tutto il mondo interista vive intensamente la nostalgia e la ricerca di un segno positivo per ripartire e tenere i risultati dell'era inzaghiana, Chivu è alla ricerca di una quadra. Tenendoci sempre sulla pellicola del '98, se il tecnico rumeno è Lebowski, i tifosi sono un po' come l'amico di quest'ultimo, Walter Sobchak (interpretato da John Goodman), un veterano della guerra del Vietnam e dal carattere molto irascibile.

A Chivu toccherà non farsi influenzare troppo dall'impulsività dell'ambiente, tenendo il suo stile calmo ma combattivo - e forse col tempo, quel White Russian che Lebowski beve sempre può trasformarsi in un Negroni Sbagliato meneghino da abbinare a qualche tricolore sul petto. Ma prima di quel momento, l'Inter dovrà passare anche dal cocktail giapponese degli Urawa Red Diamonds.
Tutto in una volta: Inter-Urawa Red Diamonds
—La partita che si giocherà questo sabato, 21 giugno, al Lumen Fields di Seattle nello stato di Washington, nel profondo nord-over statunitense, porterà con sé tante sensazioni. Quella tra Inter e Urawa Red Diamonds sarà davvero una partita decisiva per il girone E del Mondiale per Club. Al momento, solo il River Plate ha tre punti: per i nerazzurri passare alla fase finale è quasi un obbligo; per i giapponesi un sogno.

Ma il match non sarà solo questo. Scenderanno in campo tutte le emozioni che gli interisti stanno vivendo. Un calderone che mescola in maniera caotica e non lascia pace il sonno dei nerazzurri: quasi da essere come Tom Hanks in Sleepless in Seattle. Ma è anche più di questo: è Everything Everywhere All at Once. Quest'ultima pellicola, vincitrice di sette Premi Oscar nel 2023, scritta e diretta dai due "Daniels" (Kwan e Scheinert), è stata accolta e acclamata dal grande pubblico: merito di uno stile narrativo che è riuscito a mettere insieme tanti generi, con teorie sul multiverso, ma che si ripercuotono nella realtà di una famiglia.

Il titolo è esemplare, sembrava già spiegare che nel caos di qualcosa più grande di noi, la quotidianità gioca un ruolo fondamentale. Chiaro, il senso del film è molto più profondo e complesso. L'Inter arriva a sabato con un vortice di sensazioni ed emozioni che rispecchia quello dei due protagonisti e coppia Wang: Evelyn (interpretata da Michelle Yeoh) e Waymond (intepretato da Ke Huy Quan). Lautaro e compagni non dovranno entrare in un buco nero a forma di bagel, ma dovranno comunque affrontare l'insidia Urawa per risistemare quel multiverso personale. Dal rettangolo di gioco, bisognerà uscire con una vittoria per rimandare i primi processi e la crisi esistenziale del mondo nerazzurro.
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