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La storia recente tra Real Madrid e Real Sociedad: un folle 4 a 4 in semifinale di Copa del Rey

Samuele Amato
Samuele Amato Redattore 
La leggendaria cornice dello stadio di San Sebastian ospiterà il confronto tra merengues e baschi per la quarta giornata: una sfida che rievoca le immagini della partita dello scorso aprile
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Fine della sosta per le nazionali e i campionati riprendono con il loro percorso. Così anche la Liga spagnola si prepara alla quarta giornata dove non mancheranno incroci speciali. Tra questi c'è anche un appuntamento importante per sabato 13 settembre. Alle ore 16.15, al Muncipal de Anoeta in San Sebastian, Real Sociedad e Real Madrid si contenderanno i tre punti.

Una sfida che, nonostante i momenti e gli umori opposti tra le due squadre, rievoca un precedente risalente all'anno scorso: il ritorno della semifinale della Copa del Rey al Bernabeu; un vero e proprio festival del gol, con montagna russa sul finale dei tempi regolamentari. In attesa della partita di sabato pomeriggio, riviviamo il match dello scorso 1° aprile.

Aprono i due uomini della Coppa: Barrenetxea ed Endrick

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Ad Anoeta, il match d'andata è stato deciso dall'unico gol del giovane diamante brasiliano, il 18enne Endrick. L'attaccante è riuscito a ritagliarsi uno spazio importantissimo nel torneo nazionale, contrariamente alle altre competizioni in cui ha dovuto accettare la forte concorrenza interna. Ma l'ormai ex-allenatore dei Blancos, Carlo Ancelotti, gli dà fiducia e lo fa partire titolare nella sfida di ritorno.

Ma nel tempio del Real Madrid, il Santiago Bernabeu, gli ospiti non intendono arrendersi: la Real Sociedad gioca e rischia sia di prendere un gol che di farlo. In effetti, Endrick ha la prima occasione del match, con una rovesciata che si spegne sul fondo. Ma sono i Txuri-urdin (biancoblu in basco) ad aprire la partita al 16esimo minuto. Alla prima vera occasione, Ander Barrenetxea, l'uomo della Copa per l'Erreala segna il momentaneo 1 a 0 con un tiro rasoterra che passa tra le gambe di Lunin. Per lui è il quarto gol nella competizione.

Il pallino del gioco, però, ritorna ai madrileni che vorrebbero evitare una spiacevole sorpresa a casa propria. Una catena tutta verdeoro sul lato mancino dei Blancos che inventa e colpisce: Vinicius di esterno mette la palla oltre la difesa, dove arriva rapidissimo Endrick (quinta rete in sei uscite del torneo) che con uno scavetto batte Remiro. Il primo tempo si chiuderà 1 a 1 con i sigilli di due attaccanti in lista per il titolo di capocannoniere della Copa del Rey.

Una mezz'ora di fuoco: il secondo tempo di Real Madrid-Real Sociedad

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Risultato complessivo che, al rientro dagli spogliatoi, era favorevole ai padroni di casa: 2 a 1, che avrebbe voluto dire finale per i Blancos. Ma l'orgoglio basco della Real Sociedad non si può spegnere facilmente, soprattutto quando davanti c'è un club come il Real Madrid, agli antipodi filosofici e culturali della squadra di San Sebastian.

Il festival del gol, con tanti colpi di scena, inizia al 72esimo. Uno straripante Pablo Marì attacca l'area di rigore, riesce a scappare a Camavinga e sulla linea di fondo mette un pallone forte e teso che trova il tacco destro di Alaba che beffa Lunin. Al Bernabeu, la Real Sociedad è avanti sul Real Madrid (2 a 2 nel risultato complessivo tra andata e ritorno). All'80esimo, però, i baschi continuano a martellare la difesa madrilena e a sperare nell'impresa: protagonista ancora lo sfortunato centrale austriaco che viene colpito dal tiro del capitano Oyarzabal, con il pallone che finisce in rete per il 3 a 1 della semifinale di ritorno.

Ma il sogno della finale per la Real Sociedad dura pochissimo, perché all'82esimo una giocata di Vinicius a metà campo manda in tilt la difesa avversaria. Il brasiliano arriva alla sinistra dell'area di rigore basca, mandando a vuoto terzino e centrale, e mette un pallone al centro dove Bellingham si coordina al volo e segna il gol del pareggio complessivo.

Mancano ormai pochissimi minuti al 90esimo, eppure la partita non è ancora finita. Un altro squillo dei Blancos all'86esimo che, da calcio d'angolo battuto da Rodrygo, trova l'inserimento vincente di Tchoumeni che di testa fa 3 a 3 e sembra mettere il punto decisivo. Cosa che però non avviene perché gli ospiti biancazzurri di Ilmanol Alguacil non vogliono mollare. L'uomo che riapre la speranza è l'eroe della finale di Euro 2024, il numero 10 basco Oyarzabal che raccoglie il cross su punizione di Sergi Gomez e sfrutta l'uscita a vuoto di Lunin. Il 4 a 3 dell'Erreal manda la partita ai supplementari.

Rudiger, l'uomo decisivo

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I tempi regolamentari sono stati una montagna russa, che rimarrà scolpita nella memoria calcistica del Santiago Bernabeu. Una finale in palio da giocare contro il Barcellona. Ma a dividere Real Madrid e Real Sociedad da quella partita - che si giocherà poi nel cuore dell'Andalusia, allo stadio della Cartuja di Siviglia - ci sono 30 minuti supplementari.

I baschi sentono l'odore di un'impresa nello stadio madrileno, dove non vincono dalla stagione 2019/20. Ma soprattutto sentono anche la possibilità di riscattare un'annata deludente e che li vede distanti dalle zone europee del campionato. Ma il Real Madrid è pur sempre il Real Madrid e quell'impianto a volte sembra inespugnabile.

Seppur non con la solita qualità che ci si aspetta da una squadra composta da alcuni giocatori più forti al mondo, i Blancos sanno trovare la soluzione. La semifinale di ritorno viene decisa, infatti, da alcuni cambi di Ancelotti, arrivati tra la fine del secondo regolamentare e quello supplementare. Al 115esimo minuto di gioco, Arda Guler batte un calcio d'angolo che viene raccolto da Rudiger, completamente perso dalla difesa biancazzurra, che di testa segna il 4 a 4 definitivo. In finale ci vanno le merengues per affrontare il Clasico alla Cartuja di Siviglia.

Verso Real Sociedad-Real Madrid

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Difficile togliersi dalla testa i momenti concitati di quella partita di aprile, ma è chiaro che le due squadre si ritroveranno in condizioni diverse rispetto a qualche mese fa. La Real Sociedad del nuovo tecnico, Sergio Francisco, è chiamata a trovare una soluzione per i risultati deludenti. Per l'Erreal, infatti, solo due punti in tre giornate (due pareggi ed una sconfitta). L'obiettivo è quello di riportare i baschi ancora una volta a giocare per l'Europa; che manca da due stagioni (11esimo e 14esimo posto).

Dall'altra parte, il Real Madrid che si ricostruisce dopo la seconda era Ancelotti. I Blancos plasmati da Xabi Alonso sembrano avere un nuovo stile, affidandosi comunque ai soliti campioni come Mbappé, Vinicius e Bellingham. Dopo la scorsa annata con zero titoli, le merengues vorrebbero regalarsi la soddisfazione di lottare e superare il Barcellona in qualche scontro diretto. Sul cammino c'è la Real Sociedad, che potrebbe essere la vittima sacrificale per restare a punteggio pieno in Liga.