Antonio Mohamed lo aveva promesso in punto di morte al figlio 13enne: Monterrey campione del Mexico!

Il Monterrey non vinceva il titolo nel campionato messicano dal 2010. C'è stato bisogno dei calci di rigore per centrare l'impresa, dopo che l'America ha battuto gli ospiti 2-1 nella gara di ritorno dopo i tempi supplementari allo stadio Atzeca di Città del Messico.

E' toccato all'ex milanista Leonel Vangioni trasformare il rigore decisivo e dare alla squadra reduce dal Mondiale per Club il trionfo per 4-2 ai rigori, dopo che il risultato aggregato delle due finali era di 3-3 fra andata e ritorno.

È stata la prima vittoria del titolo per Antonio Mohamed, tecnico argentino del Monterrey, in un anno brillante in cui ha anche vinto la Concacaf Champions League. Mohamed aveva giocato da attaccante nel club messicano tra il 1998 e il 2000.

Il Monterrey aveva vinto la gara di andata 2-1 in casa, ma in avvio della gara di ritorno Federico Vinas ha aperto le marcature dopo sei minuti per l'America padrona di casa, poi Richard Sanchez ha fatto 2-0 quattro minuti prima dell'intervallo con un gran tiro dal limite dell'area di rigore.

Tuttavia non era ancora finita, Rogelio Funes Mori ha fissato il risultato sul 2-1 ad un quarto d'ora dalla fine per il Monterrey: 2-1 come all'andata anche nei supplementari. Poi i rigori decisivi per il Monterrey: conquistare il titolo messicano significava molto per Antonio Mohamed, l'allenatore argentino tornato al Monterrey lo scorso 14 ottobre. Aveva promesso al figlio tredicenne Faryd nel 2006, poco prima della sua morte, che un giorno sarebbe diventato campione sulla panchina del club per cui Faryd faceva il tifo. Era il giugno 2006 e dopo un terribile incidente stradale, Faryd non aveva retto alle conseguenze dell'impatto. Lo stesso Antonio Mohamed aveva rischiato di perdere una gamba in quella circostanza.

Per il Monterrey, è stato il quinto titolo nazionale nella storia del club. Fondato nel 1945, il club era stato il migliore del paese nel 1986, 2003, 2009 e 2010.