I doppi ex

Dal sogno Real alla realtà Rayo: storie dei doppi ex nel derby di Madrid

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Da Luca Zidane a Hugo Sánchez, passando per Lopetegui: quanti ex nel derby di Madrid tra Rayo e Real.
Lorenzo Maria Napolitano
Lorenzo Maria Napolitano

Il derby tra Rayo Vallecano e Real Madrid è una sfida che, pur non avendo lo stesso peso storico ed emotivo di altre rivalità cittadine, mantiene sempre un fascino speciale. Le due squadre rappresentano mondi calcistici molto diversi: da una parte il Real Madrid, gigante del calcio europeo, sinonimo di gloria, titoli e ambizione senza limiti; dall’altra, il Rayo Vallecano, squadra dal carattere popolare che si fregia d'essere espressione del barrio più ribelle, forse il più povero, della capitale spagnola, e che ha il suo cuore pulsante a Vellecas.

Nonostante queste differenze sociali, che sfociano poi nel campo politico, non si è mai sviluppata una rivalità molto aspra, e questo si riflette anche nella serenità con cui diversi calciatori sono passati da una sponda all'altra della città. Numerosi giocatori, infatti, hanno iscritto il proprio nome sia tra le mura del Bernabeu che del Campo de Futbol de Vallecas, senza mai scatenare polemiche o casi di stato tra i tifosi.

Questo equilibrio è dovuto ad alcuni fattori, tra cui le diverse - molto diverse - ambizioni dei club, per esempio. Oppure anche al fatto che le due tappe hanno corrisposto, nella maggior parte dei casi, a momenti diversi della vita di un giocatore. C'è chi s'è messo in mostra con la maglia del Real, godendosi lì i suoi anni migliori, per poi immergersi in una realtà più tranquilla e meno competitiva in una seconda fase della carriera. Al contrario, altri si sono fatti notare con la maglia dei rojinblancos, compiendo poi un passo molto grande verso uno dei team più accreditati del mondo. In entrambi i casi, quindi, il passaggio da una squadra all’altra non è mai stato vissuto come un tradimento, ma piuttosto come il naturale corso della carriera.

E, di seguito, ci proponiamo di raccontarvi i giocatori più conosciuti che hanno legato la propria carriera alle due squadre di Madrid.

I doppi ex di Rayo Vallecano-Real Madrid

Hugo Sánchez

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Considerato come uno dei calciatori messicani, e dell'intero continente americano, più forti della storia, Hugo Sánchez ha un profondo legame con la città di Madrid. Il centravanti, infatti, dopo essersi affermato come un campione di prim'ordine nel suo paese d'origine, compie il grande passo verso l'Europa, nel 1981, trasferendosi nella capitale spagnola sponda Atletico. E, a suon di gol e dopo stagioni ad alto livello, passa al Real in quel momento allenato da Luis Molowny, conquistando subito la Coppa Uefa, attuale Europa League.

Questo trasferimento fu avvertito parecchio dai colchoneros, dato che l'Atletico cedette il suo miglior calciatore ad una diretta rivale, e lo stesso ottenne anche il riconoscimento di capocannoniere del campionato spagnolo nella stagione 1985/1986. Il Real Madrid quella stagione fece en plein vincendo anche La Liga con ben undici punti di distacco dal Barcellona. I blancos, nonostante un grandissimo successo in Spagna (5 campionati vinti consecutivamente dal 1985 al 1990), non riuscirono mai a mettere le mani sulla Coppa dei Campioni.

Dopo una sfilza di reti messe a referto con la maglia del Real, Sánchez, all'età di 34 anni, decide di ritornare in patria e vestire la maglia dell'America. Evidentemente, però, la nostalgia di Madrid si fa sentire e dopo una sola stagione fa ritorno nella capitale spagnola, ma stavolta nella terza squadra: il Rayo Vallecano. Questa parentesi, però, non fu molto fortunata; nonostante i 16 centri in 29 partite del centravanti messicano, i rojinblancos a fine stagione retrocessero in Segunda División. Da quel momento, inizia la fase da giramondo di Hugo Sánchez, che giocherà anche in Austria e negli Stati Uniti.

Sanchez

Julen Lopetegui

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Lopetegui, ai più conosciuti come allenatori, è stato un valido portiere degli anni '80 e '90. L'attuale tecnico del West Ham ha mosso i primi passi da calciatore proprio con il Real Madrid, ma non è mai riuscito ad ottenere fiducia tra le fila dei blancos. Tra prestiti, tante panchine e poche opportunità da titolare, il basco decide di cambiare aria nel 1991, trasferendosi al Logroñés, squadra di seconda divisione spagnola. In tre anni riesce a prendersi i riflettori e viene chiamato dal Barcellona, ma neanche in Catalogna riesce a trovare fortuna.

All'età di 31 anni decide di ritornare dove tutto era iniziato, a Madrid, sponda Rayo, club con aspettative sicuramente più basse. Nel 1999, da titolare, ottiene la promozione in Liga, ma perderà successivamente il posto facendosi scavalcare nelle gerarchie da Kasey Keller e Imanol Etxeberria.

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Julen Lopetegui in azione con la maglia del Rayo Vallecano. (Foto di Nuno Correia. Mandatory Credit: AllsportUK /Allsport)

Raúl de Tomás

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Unico calciatore a disputare, oggi, la sfida di sabato come ex della partita è il centravanti Raúl de Tomás. L'attaccante natio di Madrid, in realtà, cresce nel club attraverso la squadra C e B, ma ha faticato molto a trovare spazio in prima squadra; motivo per cui dal 2015 in poi ha cominciato a girare in diverse squadre spagnole, in cerca del suo posto nel mondo. Tra il 2017 ed il 2019 ha collezionato diverse presenze con la maglia del Rayo Vallecano, confermandosi come un attaccante di prima fascia nel campionato spagnolo, ma è nei due anni successivi con l'Espanyol che probabilmente vediamo la miglior versione di de Tomás.

Tomas

Raul de Tomas durante la sua parentesi al Real Madrid- (Foto di Warren Little/Getty Images)

Nel 2020 porta i catalani in Liga, trascinandoli in veste di capocannoniere della Segunda División, e nella stagione successiva si posiziona terzo nella classifica marcatori della massima serie, con 17 gol segnati, alle spalle dei soli Benzema (28) e Iago Aspas (18). Dopo questa ottima stagione, ritorna al Rayo, dove inizia la fase calante della sua carriera. Infatti da quando è tornato a vestire la camiseta rojinblancos, sono pochissimi i gol realizzati, e quest'anno non ha ancora collezionato una presenza nel campionato spagnolo. In Coppa del Re, però, ha messo a segno una doppietta nell'unica partita disputata contro il Villamuriel, in un match terminato per 5-0 in favore della squadra di Iñigo Perez.

Luca Zidane

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Figlio d'arte di Zinedine, Luca è un portiere di 26 anni con cittadinanza spagnola. È entrato da bambino nell'apparato del Real Madrid, percorrendo tutta la trafila delle giovanili. Nel 2016 ha esordito con il Real Castilla e ci ha giocato fino al 2019, ma nella prima squadra ha collezionato soltanto qualche presenza. Decide così di guadagnare spazio e minuti nella Segunda División, con il Racing Santender; ma, nonostante buone prestazioni, non riesce a evitare la retrocessione del club.

Successivamente si trasferisce al Rayo Vallecano, ma in qualità di secondo portiere alle spalle di Stole Dimitrievski. Luca riuscirà comunque a togliersi qualche soddisfazione con la maglia dei rojinblancos, disputando le partite play-off per la promozione in Liga nel corso della stagione 2020/2021, a causa della convocazione in nazionale del primo estremo difensore con la sua Macedonia del Nord. 

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