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Campionato finito in Belgio, titolo assegnato: il Bruges si aggiudica la vittoria e diventa campione

La festa del derby, la festa più bella per il Bruges

Arriva lo stop del campionato Belga. La Jupiler Pro League, attraverso un comunicato stampa, assegna il titolo chiudendo la stagione in anticipo.

Serena Calandra

Arriva come una doccia d' acqua fredda, o quasi, la decisione della Jupiler Pro League che attraverso un comunicato stampa annuncia ufficialmente l'assegnazione del campionato belga. A seguito infatti dell'emergenza coronavirus, che non permetterebbe la regolare ripresa del campionato prima del 30 giugno, sarà il Bruges di Philippe Clement a riscuotere la Coppa di Campioni. La squadra neroblù, prima in classifica con 15 punti di vantaggio sul Gent, festeggia, seppur con abbracci virtuali, il proprio traguardo con netto anticipo cosi come da comunicato:

"Il Consiglio di amministrazione della Pro League si è riunito oggi in teleconferenza. Il punto più importante all'ordine del giorno era ovviamente il problema della continua concorrenza nel contesto della crisi del Coronavirus. La situazione attuale, particolarmente precaria, in cui si trova il nostro Paese ha come conseguenza che lo sport non è e non può essere considerato la prima preoccupazione, per quanto divertente e rilassante possa essere. In questo contesto, è responsabilità del Consiglio di amministrazione formulare una raccomandazione all'Assemblea Generale per il proseguimento della competizione, tenendo conto della salute pubblica, degli interessi di tutte le parti interessate e dei desideri della maggioranza dei club. non riprendere la competizione. Il Consiglio di amministrazione ha preso atto delle raccomandazioni del dott. Van Ranst e delle autorità, secondo le quali è molto improbabile che le partite con il pubblico possano aver luogo prima del 30 giugno. La situazione attuale non ci consente di sapere se e quando è possibile pianificare una ripresa della formazione collettiva. Inoltre, una ripresa della competizione non potrebbe escludere i rischi per la salute dei giocatori, dei dipendenti e di tutti coloro che sono coinvolti nell'organizzazione delle partite e nel mantenimento dell'ordine. Inoltre, la possibile contaminazione di un giocatore o un nucleo di giocatori rischia di influenzare in modo inaccettabile lo sviluppo sportivo del resto della competizione. Anche se in teoria le partite chiuse fossero teoricamente possibili, la pressione aggiuntiva che l'organizzazione di tali partite eserciterebbe sui servizi sanitari e l'applicazione della legge dovrebbe essere evitata. Inoltre, le decisioni delle autorità locali minacciano di rendere impossibile lo svolgimento simultaneo delle giornate di campionato. Il Consiglio di amministrazione ha deciso all'unanimità che non era auspicabile, a prescindere dallo scenario previsto, continuare la competizione dopo il 30 giugno. Tenendo conto degli elementi di cui sopra, il Consiglio di amministrazione ha formulato un parere unanime all'Assemblea Generale al fine di non riprendere le competizioni della stagione 19-20 e di accettare l'attuale classificazione della Jupiler Pro League come classificazione finale (fatte salve le decisioni della Commissione delle licenze). Il Consiglio di amministrazione ha istituito un gruppo di lavoro (composto dai signori Croonen, Louwagie, Cordier, Allijns, Bormans e la direzione della Pro League) che esaminerà i problemi sportivi e le implicazioni finanziarie di questa decisione. . La possibilità di giocare nella finale della Croky Cup e la partita di ritorno della finale della Proximus League saranno tra i temi trattati in questo gruppo di lavoro. L'Assemblea Generale sarà convocata per mercoledì 15 aprile".

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