Scivolare sull’erba, fare il segno della croce e agitare la braccia: questo era il marchio di fabbrica di Didier Drogba dopo ogni sua rete. Quale millenials patito di calcio non ha mai esultato come l’attaccante ivoriano? Forse nessuno ma adesso per l’ex bomber di Chelsea e Galatasaray tra le altre, ritiratosi nel 2018, è arrivato il momento di passare dal campo alla scrivania. La notizia che circola dai giorni scorsi sui media africani è la candidatura di Drogba alla presidenza della FIF, ossia la Federazione calcistica della Costa d'Avorio (l’acronimo è dal francese “Fédération Ivoirienne de Football”). Potrebbe prendere il posto di Augustin Sidy Diallo, attuale presidente uscente.
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Didier Drogba e la sua nuova carriera: da re in campo a candidato presidente della Federazione Ivoriana
L'ex Blues potrebbe presto diventare il numero uno della FIF. Se lo augurano lui e tanti altri giocatori ivoriani.

Come riporta, infatti, il sito 224infos.org durante il 66° Congresso della Fifa, tenutosi lo scorso giovedì e venerdì in Messico, pare che Drogba sia stato nominato alla FIFA per ricoprire la carica di vicepresidente della commissione dei calciatori. Questa sarebbe un’ottima notizia per l’ex capitano della nazionale degli Elefanti perché aumenterebbe le sue chance di ricoprire il ruolo di presidente della FIF. Candidatura che nei mesi scorsi è stata appoggiata anche da altri famosi giocatori ivoriani. Oltre Gervinho e Kalou anche Emerse Faé era pro Drogba.
Qualche mese fa mentre era ospite del programma Talents d'Afrique su Canal + si esprimeva così l’attuale giocatore del Nantes: “Per me che lo conosco, non sono sorpreso. Rispetto alle dimensioni che ha avuto durante la sua carriera, ha dovuto essere un candidato per la presidenza della FIF oggi. Didier sa cosa vuole, sa dove vuole andare e come arrivarci. Ho una relazione speciale con Didier. Lui è il mio fratello maggiore. Mi stava dando consigli. Mi ha incoraggiato. Rimase bloccato con me quando stava andando meno. Oggi sono ancora in contatto con lui ed è lo stesso, mi incoraggia e mi consiglia”. Drogba ha le qualità da leader da quando era un campione e scivolava sull'erba dopo ogni rete. Lo dimostrano anche le sue parole di denuncia, unite a quelle di altri giocatori africani, durante l'emergenza coronavirus a sostegno del suo continente.
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